Terra e Vita
Chiudere entro giugno, sotto la guida della presidenza irlandese era l’obiettivo, ma più la data del 24-25 giugno (la sessione ministeriale di Lussemburgo) si avvicina e più le prospettive di varare la Pac 2014-2020 si allontanano. Pare. Ne parliamo con Paolo de Castro, presidente della Conimissione agricoltura del Parlamento europeo.”Presidente, ci sono ancora margini per trovare un’intesa tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue? É ottimista o pessimista? Se salta la deadline di giugno, che succede?“. “È ancora possibile, anche se bisogna ammettere che il Parlamento ha registrato una posizione abbastanza rigida da parte delle altre Istituzioni che ha indubbiamente complicato l’intero iter negoziale.
Facendo, così, venir meno, ad oggi, l’accordo sui temi di rilevanza centrale per la riforma della Pac post 2014, siamo senza dubbio preoccupati. Il modus operandi del Parlamento non è, ad esempio, quello del Consiglio, abituato a volate finali e a siglare accordi in una notte. Noi, come più volte sottolineato, vogliano un confronto che ci consegni una riforma dì qualità.”