L’Wine Business Forum che si è svolto il 9 ottobre, nell’ambito dell’edizione 2018 di Milano Wine Week , ha trasformato Milano nella città del dialogo enoico, coinvolgendo 100 “opinion leader” del settore vinicolo italiano, con lo scopo di condividere le idee attraverso tavoli di discussione, che hanno prodotto delle suggestioni che alla fine dei lavori sono state consegnate al Ministro Centinaio, su internazionalizzazione, finanza, commercio, innovazione e soprattutto comunicazione.
Il direttore generale della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, è intervenuto all’evento dedicato ai più importanti stakeholder del vino italiano, portando il suo contributo al tavolo della comunicazione, moderato da Luciano Ferraro, Giornalista di RCS MediaGroup e Nicola Belli, Amministratore Delegato di Armando Testa.
Rosati ha messo in evidenza gli ottimi risultati delle attività svolte all’estero da ICE, sottolineando l’importanza di fondi per lo sviluppo della comunicazione, per poter continuare i programmi già avviati in Stati Uniti, Cina e Giappone, con interventi mirati e obiettivi ben chiari.
Rosati ha inoltre sottolineato la necessità di investire in attività di promozione mirate sui target di riferimento dei diversi Paesi per fornire alle imprese informazioni sui trend di consumo e sui sentiment dei consumatori sempre aggiornati, visto che oggi le mode nei consumi variano molto velocemente. Attraverso l’analisi dei big data si può capire cosa succede nel mondo. I dati macroeconomici rilevati Paese per Paese, possono fornire aggiornamenti sulle singole realtà per poter sviluppare interventi di promozione adeguati ed estremamente mirati.
A fine lavori, il tavolo sulla comunicazione ha inoltrato un documento al Ministro Centinaio, contenente i seguenti punti:
- Programma di educazione degli alunni della scuola dell’obbligo sulla cultura e la storia del vino
- Promozione dell’istituzione di un ministero per la tutela del Made in Italy, dal vino al cibo, alla moda
- Fondi per programmi di comunicazione all’estero, continuando i programmi già avviati in Stati Uniti, Cina e Giappone. Con interventi mirati e obiettivi chiari
- Raccolta mondiale di informazione per decidere in quali Stati Investire (Big Data), i dati andranno poi messi in Rete, a disposizione delle aziende
- Incentivi per la promozione facendo arrivare in Italia giornalisti e opinion maker per formarli sul vino italiano, e incentivi per permettere alle aziende di assumere giovani leve della comunicazione per aumentare la presenza in Rete e sui social media.
Fonte: Fondazione Qualivita