L’Eco di Begamo
Al via una ricerca del Centro studi Valle Imagna sulle storie di vita dei bergamini, il popolo della montagna orobica che nella prima metà del Novecento, in inverno, si trasferiva nella Bassa lombarda con il bestiame. Qui fittavoli e bergamini avevano bisogno gli uni degli altri: i primi vendevano agli allevatori fieno e grano e da loro ricevevano il letame per concimare i campi. Taleggio DOP e Gorgonzola DOP, due paesi di montagna e pianura, due prodotti di un unico e inscindibile binomio «agriculturale» frutto della civiltà dei bergamini.
Le persone che nei secoli scorsisi sono insediate sulla montagna orobica, popolandola e modellandone l’aspetto hanno espresso una significativa tradizione zootecnica e casearia, grazie alla quale le rispettive famiglie sono riuscite a sopravvivere anche in contesti non facili, dove l’agricoltura non era sempre di casa. Essi- ci riferiamo a molte generazioni di allevatori – hanno stretto un forte legame con la pianura e le colture agrarie connesse ai territori piani, dove hanno saputo avviare e dare vita a importanti tradizioni agroalimentari (pensiamo anche solo a cosa hanno rappresentato aziende come la Invernizzi o la Galbani) che si sono fatte conoscere ben oltre i limiti propri del contesto lombardo.