Per Rodrigo Cipriani Foresio, manager per il Sud Europa del colosso cinese del commercio online, il 2023 sarà un anno di crescita per le Pmi italiane in Cina: “Per l’agroalimentare siamo solo all’inizio”. Rinnovati gli accordi con ICE e per la tutela delle IGP contro le frodi.
Sette anni da traghettatore di aziende del made in Italy online, per oltre duemila PMI che oggi promuovono i loro prodotti attraverso vetrine virtuali a un mercato globale b2b, aperto su zoo Paesi e 4o milioni di buyer. Ma Rodrigo Cipriani Foresio, generai manager di Alibaba per il Sud Europa, non ha perso l’entuisamo. A rasserenare sono anche i risultati dell`ultimo trimestre 2022 del colosso cinese, numeri solidi nonostante una domanda più debole, le interruzioni delle catene di approvvigionamento e della logistica e gli ultimi lockdown, con Pechino riaperta da poco più di un mese.
“Abbiamo continuato a migliorare l’efficienza operativa e l’ottimizzazione dei costi, il che ha portato alla crescita degli utili – analizza Cipriani Foresio, che incontriamo negli uffici di Alibaba a Milano, in pieno centro -. Il business internazionale è cresciuto del 26%. Un dato significativo, che conferma l’interesse del gruppo a espandersi ulteriormente in Italia ed Europa, sia nel b2b che nel b2c”. Un percorso che oggi punta non solo a portare le aziende sulla piattaforma, secondo lo spirito originale del “make it easy to do business everywhere“, ma che spinge “sullo sviluppo locale dell’ecosistema Alibaba, proprio sul modello italiano. L’Italia venne infatti scelta in origine proprio come Paese pilota per sviluppare il b2b fuori dalla Cina – spiega Cipriani Foresio -. Nel 2022 abbiamo portato circa 1000 nuove aziende online su Alibaba.com, in quella che io definisco una fiera permanente, anche grazie al rinnovo di accordi specifici come quello con l’Agenzia Ice e con partner istituzionali che ci hanno supportato”.
Fonte: L’economia – Il Corriere della Sera