Il presidente di Afidop, Antonio Auricchio, è intervenuto nell’ambito del Dairy Summit, dedicato alla riforma delle IG e alla sostenibilità delle filiere dei formaggi DOP
Per il presidente dell’Associazione Formaggi Italiani D.O.P. e I.G.P. , Antonio Auricchio: «La riforma delle IG permetterà ai Consorzi dei formaggi Dop di rivendicare il loro grado di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Un aspetto sul quale Afidop e le filiere sono al lavoro da tempo con numerosi progetti. L’obiettivo, per il prossimo futuro, sarà quello di mettere a fattore comune le esperienze positive sviluppate nelle varie filiere per redigere, di concerto con i Consorzi, linee guida che possano essere di aiuto al settore lattiero caseario di qualità a compilare il report di sostenibilità menzionato nel nuovo Regolamento EU sulle IG, che è volontario. Le best practice presentate oggi inoltre fungeranno da modelli e driver per i Consorzi più piccoli con un approccio di mentorship fondamentale per la diffusione di pratiche sostenibili nell’intero settore».
Diversi i progetti illustrati sul fronte ambientale: si va dal Grana Padano DOP, che con Life TTGG (coordinato dal Politecnico di Milano) ha sviluppato un software per calcolare e monitorare l’impronta ambientale delle produzioni, al Pecorino Romano DOP che con Life Magis, supportato dal CNR, ha valutato l’impronta ambientale e intrapreso un percorso green per ridurre le emissioni, con risultati che in alcuni casi arrivano al -32% con Regole di Categoria di Prodotto (RCP) in approvazione al Ministero dell’Ambiente.
Entrambi i progetti sono basati sulla metodologia PEF (Product Environmental Footprint), sviluppata dalla Commissione Europea per promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo.
Sul fronte della sostenibilità economica emblematico il caso della Mozzarella di Bufala Campana DOP, che con un indotto di 1,2 miliardi di euro rappresenta la principale realtà DOP del Mezzogiorno grazie a una filiera che conta su una produzione di quasi 54mila tonnellate, con un giro d’affari di 530 milioni di euro e 91 caseifici.
Sul fronte della sostenibilità sociale infine primo piano sulla case history del Parmigiano Reggiano DOP, che ha analizzato l’asciutta selettiva come strumento fondamentale nello sforzo di ridurre l’uso di antibiotici, ormai applicato dall’89, dal79% degli allevatori del Consorzio. Uno strumento adeguato e sicuro da promuovere attraverso la piattaforma Alleva.
Fonte: Afidop