Un’indicazione geografica per proteggere la proprietà intellettuale dei prodotti dell’artigianato e industriali in tutta l’Unione europea e a livello internazionale.
La proposta porta la firma della vicepresidente della Commissione Ue Margrethe Vestager e del commissario Ue all’Industria Thierry Breton.
Finora le indicazioni DOP e IGP erano previste per i vini e i prodotti agricoli. Mentre per quelli dell’artigianato e industriali era possibile ottenere una protezione, dove prevista, facendo domanda in ogni singolo Stato. Ora basterà un’unica pratica. La nuova protezione sarà applicata a prodotti che dovranno soddisfare requisiti come l’origine, la qualità, avere una reputazione consolidata con almeno una delle fasi che avviene in un’area geografica definita. In Italia hanno le caratteristiche per ottenere il marchio IGP una cinquantina di prodotti, dai vetri di Murano all’alabastro di Volterra, ma anche la ceramica di Caltagirone e il merletto goriziano, lé campane di Agnone, i gioie di Torre del Greco e il mobile d’arte Veronese.
Tra i prodotti europei troviamo i coltelli professionali di Solingen in Germania, il tweed del Donegal, la porcellana di Limoges, la ceramica di Boleslawiec. «Sebbene questi prodotti beneficino di una reputazione europea e talvolta globale – osserva la Commissione Ue – i produttori finora non hanno avuto una protezione dell’indicazione geografica Ue che collegasse l’origine e, appunto, la reputazione dei loro prodotti alla loro qualità».
Tra gli obiettivi della nuova denominazione c’è non solo quello di favorire un consumo consapevole ma soprattutto combattere la contraffazione e le frodi che colpiscono molti dei prodotti, che saranno tutelati anche online oltre che negli accordi commerciali che I`Ue stringe con i Paesi terzi. La procedura di autorizzazione prevede, secondo la proposta della Commissione, due tappe: i produttori dovranno presentare la domanda di indicazione di origine ad autorità designate dagli Stati membri che a loro volta chiederanno una valutazione e l’approvazione all’Ufficio europeo per la protezione dei brevetti (Euipo).
[…]
Il nuovo diritto di proprietà intellettuale «accrescerà la fiducia nei prodotti, aumentandone la visibilità e garantendone l’autenticità e la reputazione – ha sottolineato Breton -. Questa iniziativa contribuirà alla creazione di posti di lavoro qualificati, in particolare per le Pini, e allo sviluppo del turismo, anche nelle zone più rurali o economicamente più deboli».
Fonte: L’Economia – Corriere della Sera