Dopo l’alleggerimento della pressione fiscale (taglio del 25% delle tasse) scatta per l’agricoltura un’apertura di credito. Intanto, si punta a fare del Ministero delle Politiche Agricole un centro decisionale unico per l’agroalimentare. Il primo passo è il credito, con un plafond di 6 miliardi finalizzato agli investimenti delle aziende agroalimentari, ma anche potenziamento degli strumenti di garanzia quelli attualmente previsti da Ismea sono giudicati troppo onerosi), semplificazione, prodotti finanziari ad hoc, sportelli specializzati e team dedicati.
La svolta, che si basa sulla «riscoperta» della specializzazione del credito agrario, arriva dal protocollo siglato ieri, alla presenza del premier, Matteo Renzi, dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina c dal consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. Il fondo alimenterà progetti per 10 miliardi. Dialogo a tre fra aziende, banca e Pubblica amministrazione.
Fonte: Il Sole 24 ore