Ogni anno l’Ogliastra produce 10 mila quintali di Culurgionis d’Ogliastra IGP. Quantità non sufficiente a soddisfare i mercati cui sono destinati, da quello locale fino al dì là dei confini nazionali. Il prodotto, da qualche anno marchiato IGP, è il più richiesto sulle tavole dei ristoranti. La produzione, per assicurare un livello accettabile di competitività, dovrebbe essere almeno raddoppiata. Triplicata se le aziende locali, una ventina in tutto quelle che costituiscono il consorzio, esclusi alcuni operatori delle attività ricettive che si autoriforniscono, volessero esplorare nuovi mercati internazionali ancora del tutto fertili.
Non è forse un caso che, dopo la marchiatura dell’Indicazione Geografica Protetta, le richieste siano aumentate in maniera esponenziale. Lo certificano anche i dati sulla produzione: «Rispetto a 10 anni fa conferma Vito Arra, 57 anni, presidente del comitato Culurgionis d’Ogliastra IGP – la produzione è raddoppiata, passando da 5 a 10 mila quintali». Sarà vero che la produttività è salita, ma evidentemente non basta: «È un processo di crescita che prosegue, ma siamo ancora lontani dagli standard che dovremmo raggiungere per riuscire a soddisfare il mercato nazionale», ammette l’imprenditore di Lanusei.
Fonte: L’Unione Sarda