Giornata culinaria alla Rsa di Arbatax: il laboratorio sui Culurgionis d’Ogliastra IGP si conclude a tavola
Meglio ripieni di patate e pecorino e conditi con pomodoro e menta oppure con aglio o soffritto? Il confronto tra gli ospiti della Rsa di Arbatax si è concentrato sulle tecniche di preparazione del piatto principe della gastronomia ogliastrina, i Culurgionis d’Ogliastra IGP.
Nell’ambito di un’iniziativa promossa dallo staff della struttura di viale Europa, nei giorni scorsi i pazienti si sono cimentati in cucina. Un centinaio di Culurgionis d’Ogliastra IGP sono stati serviti in tavola e anche qui è stato un continuo parallelo tra le diverse tradizioni territoriali. Le sapienti nonnine ospiti della Rsa, l’unica accreditata in quasi tutta la costa orientale dell’isola, hanno incrociatole tecniche di preparazione, raccontando aneddoti e curiosità di un passato che, in parte, hanno rivissuto all’interno dell’edificio che li accoglie nella loro seconda vita.
A promuovere la giornata culinaria è stato lo staff coordinato dalla direttrice della Rsa, Roberta Marcia, 45 anni. L’educatrice Laura Loi, di Jerzu, la psicologa Katia Incollo e l’assistente sociale Francesca Secci, entrambe di Baunei, hanno curato ogni dettaglio dell’attività multisensoriale che ha coinvolto gran parte degli ospiti della comunità, una quarantina con età media 85 anni. “E stato un momento conviviale che ha favorito l’aggregazione, il confronto, la condivisione di ricette, ricordi, esperienze e tradizioni”, ha spiegato la direttrice. “Ma il laboratorio ha proseguito Roberta Marcia raccontando la giornata ha avuto anche uno scopo terapeutico. Aiuta a stimolare i sensi, essendo la cucina il luogo degli odori, dei sapori e dei gusti, e a rievocare i ricorsi passati, grazie alle esperienze e al confronto”.
La struttura, gestita dalla cooperativa friulana Universlis in convenzione con l’Asl di Lanusei, accoglie sia ospiti di vari centri ogilastrini che provenienti dal Nuorese, dal Sarrabus e dal Cagliaritano. Essendo i culurgionis un piatto tipico dell’Ogliastra (dal 29 settembre 2016 il prodotto si fregia dell’IGP, il marchio dell’Indicazione geografica protetta), i pazienti non ogliastrini sono stati più che altro spettatori.
Hanno assistito alle diverse fasi e infine si sono eletti giuristi esprimendo valutazioni i ma volta consumato il prodotto. Il tutto in un emozionante clima conviviale. «Dal punto di vista psichico la giornata ha favorito lo spirito di mettersi in gioco, che ha dato agli ospiti un’autostima che pensavano di aver perduto. Ripeteremo l’iniziativa anche con altre pietanze», ha concluso la direttrice della Rsa, operativa dal 2008, che ha assistito all’evento insieme ai collaboratori Graziella Carboni (direttrice medico), Marilena Lara (dietologa-geriatra), Giuseppe Labate (fisiatra) e Federica Pilla (medico di struttura).
Fonte: L’Unione Sarda