Il Consorzio di Tutela della celebre DOP e le prospettive positive per il 2025 con la stabilizzazione del mercato
Il Culatello di Zibello DOP è considerato uno dei salumi più pregiati e un capolavoro della norcineria italiana: non a caso, è soprannominato il Re dei salumi. […]
Per molti aspetti, il metodo di lavorazione è unico: immutato nel tempo, si tramanda da secoli e generazioni, in un connubio perfetto tra antica arte e passione. Nel 2024 il valore del preaffettato del Culatello di Zibello DOP ha superato per la prima volta la soglia del 50% dell’intera produzione annua.
È quanto spiega il Consorzio di Tutela del ‘Re dei salumi’, rivelando che nel 2024 il fatturato al consumo del culatello è arrivato a quota 18,5 milioni di euro. Complessivamente, sul totale del fatturato, 10,2 milioni arrivano proprio dal preaffettato (nel 2019 erano 7,3) con 1,07 milioni di vaschette immesse sul mercato.
Un valore storico, quello legato alle vaschette, mai raggiunto nei 15 anni dalla fondazione del Consorzio: nel 2024, su 73.550 culatelli sigillati, ben 38.004 sono stati destinati al preaffettato, toccando così il 51,6% del totale.
E guardando ai dati storici, a volume, solo nell’anno record del 2022 (con 102.591 culatelli marchiati quando la produzione ripartì completamente post Covid) ne erano stati destinati di più, con 40.171. La crescita assume ancor più importanza in un anno dove il reperimento di materia prima per il prodotto certificato è stata quantomai difficoltosa. Rispetto al 2023, il calo nelle marchiature è del 9,5%, con 294mila chilogrammi destinati rispetto ai 325mila dell’anno precedente
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Fonte: QN Economia & Lavoro