Il Sannio
Il crollo del raccolto Made in Italy nel 2012 è drammatico. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, che ieri a Termoli ha festeggiato la Giornata del Ringraziamento – nel giorno di San Martino che segna tradizionalmente la fine dell’annata agraria – con la presenza del presidente nazionale della Coldiretti, Sergio Marini. Secondo lo studio condotto da Coldiretti, le coltivazioni agricole nazionali sono state falcidiate dagli andamenti climatici avversi. Gelo, siccità e nubifragi hanno tagliato drasticamente la produzione. In calo anche le attività di allevamento per la produzione di carne e salumi. “Nel complesso – stima la Coldiretti – la produzione nazionale è in grado di garantire quest’anno attorno al 75% del fabbisogno alimentare degli italiani. Il rischio è ora quello di un aumento delle importazioni di ingredienti di diversa qualità da spacciare come Made in Italy come il concentrato di pomodoro cinese, l’extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti dall’estero”.