Produzione in picchiata del 75%. Gli agricoltori: danni per 300 milioni di euro, 10 milioni di ristori non bastano
Le pere italiane rischiano l’estinzione. Per questo i produttori hanno scritto una lettera aperta al governo, indirizzandola in particolare alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. A spedirla sono il Consorzio di tutela della pera dell’Emilia-Romagna, il Consorzio UnaPera e l’Organizzazione interprofessionale pera.
Nell’ultimo quinquennio, scrivono nella lettera, a causa delle avversità climatiche è andato perso almeno un terzo della superficie coltivata a pere, scesa da 18.500 a 12.000 ettari nella sola Emilia-Romagna, mentre i consumi si sono dimezzati e quest’anno, in particolare, la produzione si è a ridotta a un terzo rispetto a quella, già sotto media, del 2022.
Un crollo del 75%. Fino ad oggi, l’Italia è stata il principale produttore europeo di pere, con circa un quarto del raccolto di tutto il continente. Oggi però questa eccellenza del made in Italy rischia di scomparire, e con lei un comparto che, tra dipendenti e indotto, occupa oltre 50mila persone.
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Fonte: IlSole24Ore.com