Nuovo piano indutriale per salvare la produzione di Marrone del Mugello IGP con tre nuove linee: castagne fresche, snack, marroni trasformati destinati alle pasticcerie
Sul tavolo della vertenza sull`Ortofrutticola del Mugello ci sono le proposte dettagliate che ItalCanditi ha portato al Tavolo di crisi aperto in Regione Toscana a Firenze: si tratta del famoso Piano industriale tuttora in via di valutazione per salvare il Marrone del Mugello IGP.
In questo non si parla più di chiusura, anzi si vorrebbe addirittura aumentare la produzione, escludendo però i marron glacés.
A Marradi si vorrebbero realizzare tre nuove linee: i marroni allo sciroppo, definita “lavorazione di pregio” destinata alle pasticcerie; il confezionamento di marroni e castagne fresche, compresi i marroni di Marradi con una linea completamente nuova e arrivo dei macchinari necessari da Avellino; i marroncini pelati e cotti, in doypack (snack) che vedrebbe “un mercato in fortissima crescita” a cui destinare 170 tonnellate di marroni e investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari.
Si parla di aumento della produttività, i marroni canditi da 6mila fusti l’anno passerebbero a 15mila. Da 270 tonnellate di marroni lavorati si passerebbe nel 2022 a 500 tonnellate di castagne e marroni, per arrivare nel 2026 a circa 700. L`impegno a ritirare 50 tonnellate di frutti dai castanicoltori locali, passerebbe a 60 tonnellate.
Fonte: Corriere di Romagna