II nostro Paese sì conferma leader mondiale “a denominazione” per i prodotti DOP e IGP, vino compreso, che rappresentano un valore alla produzione di 13,8 miliardi di euro.Lo dice il quattordicesimo Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni italiane agroalimentare e vitivinicole DOP, IGP e STG. Si tratta della foto ufficiale che ogni anno il Ministero delle politiche agricole, da cui dipendono i due enti preposti all’elaborazione dei dati, dirama per far conoscere la complessa realtà delle denominazioni, delle indicazioni e delle specialità tradizionali. L’Italia rimane leader mondiale per numero di DOP IGP, con 814 tra cibi e vini, il cui valore alla produzione, nel 2015, è stato di 13,8 miliardi di euro, con una crescita del 2,6% rispetto al 2014 e – puntualizza il Rapporto – un peso del 10% sul fatturato totale dell’industria agroalimentare nazionale.
Secondo Ismea-Qualivita il valore delle esportazioni nel mondo delle sole indicazioni geografiche è stato nel 2015 di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare, con un trend di crescita significativo. Il Food DOP IGP e STG è prodotto da oltre 80.000 operatori, per un valore di 6,35 miliardi di euro, e registra una crescita al consumo dell’1,7%, mentre i vini certificati ammontano a 2,84 miliardi di bottiglie e la produzione 2015 è stata di 7,4 miliardi di euro, con una crescita del 5,8% rispetto all’anno precedente. A protezione del sistema delle DOP IGP nel 2016 sono stati censiti 247 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e 162.000 sono gli interventi annui effettuati dagli organismi di controllo pubblici.Tuttavia secondo alcuni esperti economisti bastano pochissimi degli 814 prodotti DOP e IGP per generare la maggior parte del fatturato.
Fonte: L’Informatore Agrario