Domani a Bruxelles all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri Agricoli Ue si cercherà di capire come prevenire che le criticità degli allevatori di suini diventino emergenza. Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha dato incarico ai tecnici di valutare coperture e provvedimenti tecnici per inserire nella legge di stabilità l’aumento delle percentuali di compensazione Iva per le carni suine e bovine, in linea con quanto già stabilito per il latte fresco. Che cosa sta succedendo? Le quotazioni dei suini vivi che nei primi undici mesi del 2015 hanno perso l’8%, secondo i dati della borsa di Modena, e quelle dei suinetti sono calate del 10%.
Secondo la Coldiretti dall’inizio della crisi nel 2008 dalle stalle sono scomparsi seicentomila maiali, sostituiti dalle importazioni di carni suine estere. La conseguenza? La chiusura forzata di circa il 10% delle stalle. In Italia sono allevati meno di 8,7 milioni di maiali destinati per il 70 per cento alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall’Ue il riconoscimento di denominazione di origine DOP IGP. Nel corso degli anni, progressivamente, l’import di cosce estere da destinare a prosciutto crudo o cotto o speck è aumentato. Nel 2014 per Coldiretti sono state importate 62,3 milioni di cosce di maiali destinate ad essere stagionate o cotte per essere servite come prosciutto o speck italiano. La produzione nazionale è di 23 milioni.
Fonte: La Stampa