Italia Oggi
Cambia il disciplinare del Brunello di Montalcino DOP. Sono state introdotte alcune nuove norme, sulla vendita di uva e vino sfaso e sull’irrigazione di soccorso, mentre sono state modificate altre più tecniche che vanno dall’aumento della densità di piante per ettaro, all’utilizzo di mosto concentrato rettificato. Per il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci, «si tratta di un ulteriore passo avanti verso quel processo necessario nel nostro paese per supportare al meglio le tante eccellenze del Made in Italy, di cui il Brunello è un esempio prestigioso». Una delle variazioni, in realtà una vera e propria aggiunta, è quella che riguarda la commercializzazione
in zona di produzione di partite di uva o di vino nuovo ancora in fermentazione o in fase di affinamento destinato a divenire Brunello o Rosso di Montalcino. Sarà obbligatorio, infatti, darne comunicazione all’organismo di controllo, almeno due giorni lavorativi prima del trasferimento. «Un modo per vigilare in modo più concreto su tutta la filiera e cercare di evitare e prevenire situazioni gravi come la truffa delle 30 mila bottiglie di vino dei mesi scorsi».