Il Resto del Carlino
Sembra una stranezza, ma è proprio così: le cosce italiane di maiale sono troppo magre per diventare Prosciutto di Parma DOP. Questo il risultato a cui sono giunti i ricercatori del Crpa di Reggio (Centro ricerche produzioni animali) attraverso l’applicazione, su un campione di 21.500 maiali destinati al circuito tutelato, definito dalle regole dell’Ue. Un’altra questione da risolvere per gli allevatori che ne discuteranno a Italpig nell’ambito delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (in programma dal 22 al 25 ottobre). Di fatto, oltre il 20% delle cosce analizzate non rientrano nelle Massi centrali U, R, O in cui devono confluire quelle destinate alle produzioni DOP, bensì nella E, il che ne decreta l’inidoneità alla trasformazione per il circuito tutelato. In 16 anni l’incremento di carne magra nelle cosce dei suini prodotti per diventare Prosciutto di Parma DOP è stato del 23%.