Il food è il settore con il maggiore tasso di crescita nel campo delle esportazioni italiane fatte attraverso canali digitali: la quota di vendite alimentari nel 2016 è del 17% mentre la crescita è di un +32%. Sono i risultati della ricerca dell’Osservatorio Export della School of Management del Politecnico presentata a Milano al convegno “Export digitale: una sfida, tante opportunità”.
Nel 2016 l’export italiano di beni di consumo che complessivamente passa attraverso i canali digitali segna una del +24% rispetto all’anno precedente e raggiunge un valore di mercato di 7,5 miliardi di euro, anche se ancora rappresenta una inferiore al 6% delle esportazioni totali di beni di consumo destinati al cliente finale.
I grandi retailer sono il canale di distribuzione online privilegiato per l’export e raccolgono il 52% del fatturato oltreconfine. Al secondo posto i marketplace (34%), il canale che è cresciuto maggiormente nel 2016, +46%, poi i siti delle vendite private (8%) e i siti di eCommerce di aziende produttrici (6%). I principali mercati di sbocco sono ancora Europa e Stati Uniti, con una predominanza dei Paesi occidentali europei (in primo luogo la Germania), e si rafforza anche la presenza in alcuni Paesi dell’Est Europa, tra cui Russia e Polonia, mentre resta marginale l’Export verso altri mercati come il Sud America, il Sud-Est Asiatico e la Cina.
Fonte: agroalimentarenews.com