Fatturato 2020 positivo per la Coppa di Parma IGP; in ottica 2021, uno degli obiettivi del Consorzio di Tutela è ottenere l’autorizzazione per la commercializzazione dell’affettato anche negli Usa.
Dopo un 2019 interlocutorio, il comparto della Coppa di Parma IGP torna a crescere, superando anche le difficoltà legate alla pandemia da Covid-19. Segno positivo per tutti i principali indicatori, a cominciare dai volumi di produzione: come evidenziato dai dati ECEPA – Ente di Certificazione Prodotti Agro-Alimentari, nel 2020 i kg di carne suina lavorata sono stati 4,2 milioni (+9% rispetto al 2019). Crescono anche la produzione etichettata, che si attesta a 1,8 milioni di kg – livello leggermente superiore al dato dei 12 mesi precedenti – e il pre-affettato, che fa registrare un incremento del 14% (complessivamente si parla di 430mila kg di carne suina). Quest’ultima tendenza riguarda il mondo dei salumi in generale: in risposta all’emergenza Covid-19, i consumatori hanno infatti penalizzato il banco taglio e preferito l’acquisto di salumi confezionati in vaschetta.
Significativo è anche il dato relativo al fatturato al consumo: il comparto della Coppa di Parma IGP, che riunisce 21 aziende e che garantisce lavoro a 520 occupati (considerando l’indotto), ha raggiunto nel 2020 il traguardo di 68 milioni di euro. La crescita, rispetto al 2019, è del 13%.
Per quanto riguarda la commercializzazione del prodotto, la grande distribuzione si conferma il canale largamente principale, assorbendo una quota del 70%. Le referenze più apprezzate dai consumatori rimangono Coppa di Parma IGP intera e in tranci. Ma sensibile è la crescita della Coppa di Parma IGP pre-affettata, che ora pesa per il 25% delle vendite realizzate in GDO (nel 2019 il dato era pari al 20%).
Sul fronte export, nonostante le complicazioni legate al Covid-19, il comparto della Coppa di Parma IGP ha tenuto, facilitato dal fatto che i principali partner commerciali stranieri siano in area UE. Si tratta, nell’ordine di Germania, Francia e Benelux. In area extra UE, i mercati più dinamici sono Canada, Svizzera e Regno Unito, dove fino al 31 dicembre è rimasto in vigore il regime transitorio.
Queste le parole di Fabrizio Aschieri, Presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP: “Possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2020, resi ancor più significativi dalla particolarità del quadro macroeconomico. Guardiamo al 2021 con prudenza, perché purtroppo l’emergenza Covid-19 non si può ancora considerare conclusa. Per quanto riguarda il mercato domestico, l’obiettivo è mantenere i volumi e crescere a valore: un aiuto importante potrebbe arrivare dalla graduale ripresa del mondo ho.re.ca., così penalizzato dalle chiusure. Guardando all’estero, siamo convinti che il mercato nordamericano abbia enormi potenzialità: continuiamo a lavorare sottotraccia per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per la commercializzazione negli Stati Uniti».
Fonte: Consorzio di tutela della Coppa di Parma IGP