A Roma si è tenuto il Convegno Nazionale dal titolo “Geopolitica e Sicurezza a Tutela del Sistema Agroalimentare Italiano”: la via del futuro per la Tutela del Sistema Agroalimentare è fare sistema.
L’evento svoltosi il 4 aprile nella prestigiosa Sala Regina c/o della Camera dei Deputati, nell’ambito delle iniziative a tutela del Sistema Agroalimentare Italiano, ha suscitando l’interesse di circa 1900 partecipanti tra presenti in aula e collegamento webinar da ogni parte di Italia.
Promosso e organizzato dalla SIEA – Società Italiana di Economia Agro-alimentare, con il Patrocinio del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e dell’Ordine e del Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari, il Convegno Nazionale dal titolo “Geopolitica e Sicurezza a Tutela del Sistema Agroalimentare Italiano” ha rappresentato una nobile vetrina di confronto tra attori e protagonisti del settore, con la presenza di personalità di spicco del panorama accademico, professionale e politico italiano.
I saluti iniziali sono stati affidati all’On. Prof. Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, a seguire i saluti del Dott. Agr. Mauro Uniformi, Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e della Dott.ssa Laura Mongiello, Presidente del Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari. A dare inizio ai lavori, il Prof. Biagio Pecorino, Università di Catania, Presidente SIEA: “Tavoli come questi – ha affermato – sono importanti per confrontarsi e uscire un po’ dall’ambito scientifico e accademico. L’obiettivo del convegno è quello di proporre un modello che, da una parte veda il coinvolgimento del mondo della scienza, delle imprese e dei professionisti, sentinelle che hanno il dovere di aiutare ad interpretare i segnali e le minacce che arrivano dal mercato e l’impatto che la politica nazionale, europea e mondiale ha sul sistema agroalimentare italiano, per supportare il Decisore e dall’altra parte le forze di polizia che, attraverso l’acquisizione di dati ed informazioni possano effettuare un’analisi del rischio più puntuale per compire controlli di qualità mirati a ridurre i rischi di concorrenze sleali e a garantire la Tutela e la competitività alle imprese oneste”.
Tutti i relatori, con interventi suddivisi in due sessioni di dibattito, hanno avuto modo di esporre alla platea la propria riflessione e proporre i propri spunti sulla tematica, confrontandosi con un parterre di studiosi, Autorità Civili, Politiche e Militari e Rappresentanti di categoria.
Dal titolo “Competizione tra gli stati e geopolitica del cibo”, la prima sessione è stata moderata dal Prof. Giulio Malorgio dell’Università di Bologna, presidente SIDEA che, nell’introdurre i lavori, ha sottolineato come, “dopo tanti anni di disinteresse, ci si è accorti che l’Agricoltura è un settore strategico e per questo porre l’attenzione al sistema agroalimentare diventa cruciale per riaccendere il dibattito, che merita un certo impegno, delle decisioni e scelte coerenti a risolvere e mantenere un equilibrio dell’Italia nella competizione internazionale”.
“Rintracciabilità, qualità, controlli ufficiali e sistema sanzionatorio a tutela della agroalimentare”, è stato invece l’argomento della seconda sessione moderata dal Dott. Agr. Salvatore Latino, consigliere per l’attività̀ legislativa del Presidente IV Commissione Difesa Camera dei Deputati. “È evidente come il sistema agroalimentare italiano sia un asset strategico del nostro Paese. Competenza e centralità delle professioni che devono innovarsi, come la figura dell’analista di intelligence economica, sono condizioni necessarie e indispensabili per vincere la sfida globale a cui il nostro Paese è chiamato – ha dichiarato Latino prima di dare la parola ai relatori. – È evidente, – continua Latino – la necessità di un adeguamento del sistema sanzionatorio e la richiesta di un approccio globale che affronti lacune normative, ostacoli procedurali e l’inadeguatezza nei sistemi di controllo ufficiali, la cui analisi dei rischi è sbilanciata più sulla food safety che sulla economy security. Abbiamo la più grande e preparata forza di polizia alimentare in
Europa, con competenze trasversali e complementari; è il momento di promuovere la nascita di un’Agenzia Europea per la Tutela Agroalimentare, con una forza di polizia per il contrasto delle frodi alimentari, liberi di operare su tutto il territorio europeo, in coordinamento con le Autorità competenti di ogni Stato membro. L’Italia ha le carte in regola per candidarsi ad ospitare e guidare l’Agenzia, cosi come ha dimostrato di fare bene con l’EFSA.
Tra i relatori il Generale dei Carabinieri Monaco, Vice Capo di Gabinetto Vicario del Masaf, in qualità di coordinatore della Cabina di Regia ha sottolineato: “l’importanza di questo organismo, fortemente voluto dal Ministro Lollobrigida, che ha una duplice finalità e cioè quella di rendere efficaci e sinergici i controlli svolti nel settore agroalimentare da ICQRF, Carabinieri, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Agenzia Dogane e Monopoli e Agea e soprattutto l’obiettivo di garantire il cittadino che consuma gli alimenti (c.d. consumatore) e gli imprenditori del Settore Alimentare che operano in maniera corretta e leale”.
Entrando nel cuore del convegno, svariati sono stati i punti trattati e le questioni sollevate dagli intervenuti che hanno dato, ciascuno per la propria area di pertinenza, un contributo di rilievo sull’impellente tematica fornendo un’analisi più approfondita delle problematiche del settore agroalimentare, e delle possibili soluzioni, nonché linee guida per migliorare la trasparenza, la tracciabilità e la sicurezza alimentare.
Comune è stato il pensiero di fondo: il futuro della Sicurezza Agroalimentare è ora. E va tutelato sotto ogni punto di vista giuridico e con ogni possibile strumento di controllo o strategia economica, sostenibile e tecnologica.
Alla fine delle due sessioni tra gli interventi programmati hanno preso la parola il presidente Graziano Scardino del Comitato esecutivo della CIA, gli On.li Maria Stefania Marino e Marco Cerreto componenti della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che hanno plaudito all’iniziativa e all’azione strategica della Cabina di Regia, oltre a ribadire il loro impegno in favore del settore agricolo ed alimentare.
A rafforzare il concetto nei saluti conclusivi e nei ringraziamenti finali, il messaggio del On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, “L’appuntamento di oggi – scrive – richiama un binomio, quello tra qualità e affidabilità, fondamentale tanto per il Governo Meloni che per il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Un connubio che pone al centro di ogni nostro intervento la salvaguardia di un sistema, come quello Nazionale, vocato all’eccellenza, in cui la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tradizionali si accompagna alla difesa di valori identitari e di principi insiti nella Dieta mediterranea che ci contraddistinguono, nel mondo, per cultura, qualità e salubrità di prodotto”.
“I controlli – ha aggiunto – sono una componente imprescindibile per mantenere saldo, nel tempo, questo modello di sicurezza alimentare. Come Governo e come Masaf abbiamo inoltre innalzato il livello di attenzione e cooperazione, con l’istituzione di una Cabina di Regia interforze con cui stiamo potenziamento le attività di controllo su specifiche filiere dell’agroalimentare e in punti nevralgici e sensibili come gli snodi portuali. In questo apparato svolgono il loro prezioso operato ICQRF, Comandi dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e per la Tutela Forestale e Parchi, la Guardia di Finanza, le Capitanerie di Porto, Agea e Agenzia delle Dogane a cui rivolgo un sentito e doveroso ringraziamento. Un ringraziamento sentito va, infine, a chi, come voi, si adopera nella sperimentazione di soluzioni innovative perché partecipa ad un processo più grande, quello di migliorare la sicurezza degli alimenti, la difesa delle comunità e delle filiere territoriali”.
L’iniziativa si prefigge di essere la prima di una serie di eventi.