Trattato del Quirinale. Battaglia comune contro il “Nutriscore” l’etichetta a semaforo adottata dall’UE che danneggia i nostri prodotti
Italia e Francia si «impegnano a sostenere, proteggere e promuovere, sia nell’Unione Europea che nei Paesi terzi, a livello bilaterale, plurilaterale e multilaterale, le denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche registrate nell’Unione Europea» per combattere i falsi a tavola che ingannano i consumatori e colpiscono duramente l’economia e l’occupazione dei due Paesi.
È quanto ha affermato la Coldiretti, la più potente confederazione di produttori agricoli in Italia, nel commentare i contenuti del recentissimo Trattato del Quirinale che ha dedicato una specifica sezione alla difesa dell’agricoltura e delle produzioni alimentari dei due Paesi, che possono vantare tradizioni di assoluto prestigio nel campo dell’enogastronomia e del “buon vivere”. «Ad unire i due Paesi – ha sostenuto Coldiretti – è la lotta all’agropirateria internazionale che colpisce i prodotti simbolo del made in Italy dal parmigiano al prosecco, dal provolone al pecorino romano, dal salame alla mortadella ma anche quelli della Francia come Champagne, Beaujolais, Bordeaux, Cognac e tra i formaggi il Brie e il Camembert».
A consolidare i rapporti tra i due Paesi, dopo le divergenze iniziali, ha spiegato Coldiretti, sono state anche le ultime dichiarazioni del ministro all’Agricoltura francese, Julien Denormandie che in merito all’etichettatura a colori la cosiddetta “Nutriscore” ha precisato che il governo francese non la renderà mai obbligatoria se questo non verrà stabilito a livello UE precisando che si sta creando una sinergia importante proprio con l’Italia dopo le perplessità sul Nutriscore espresse in Italia dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Un atteggiamento che – ha sottolineato la Coldiretti – rafforza il fronte dei Paesi contrari al sistema di etichetta nutrizionale a colori che è fuorviante, discriminatorio ed incompleto e finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali.
Con la firma del Trattato, Italia e Francia, si legge nel documento «agiscono di concerto a livello europeo per favorire la resilienza, la sostenibilità e la transizione del sistema agricolo e agroalimentare, garantendo al contempo la sovranità alimentare dell’Unione Europea. In proposito, esse sostengono misure a favore della lotta contro gli sprechi alimentari e la gestione del rischio, nonché i progetti di sviluppo sostenibile nell`ambito delle filiere agroalimentari e dell`agricoltura biologica, con l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia della fertilità e della biodiversità del suolo. Le parti s’impegnano altresì a sostenere progetti di lotta alla deforestazione, in particolare in seno al Partenariato delle dichiarazioni di Amsterdam».
Italia e Francia, ha sottolineato la Coldiretti, sono i due Paesi Europei con la maggiore tradizione culinaria e si contendono primati nell’agricoltura e nell’alimentare con il Belpaese che vince però per valore aggiunto agricolo, numero di prodotti DOP/IGP riconosciuti dall’Unione Europea, per numero di imprese biologiche e per quantità di vino prodotto. L’agricoltura italiana si classifica prima in Europa per valore aggiunto con 31,3 miliardi di euro davanti a Francia (30,2 miliardi di euro).
Fonte: La Sicilia