Il Mattino
Finiscono le festività, ma non terminano i problemi per gli allevatori della provincia di Caserta. L’ultimo grido di allarme è arrivato proprio in questi primi giorni dell’anno, ed a lanciarlo sono ancora i proprietari di aziende bufaline che producono il latte e lo vendono alle grandi aziende che trasformano poi il prodotto. Ancora una volta la questione è legata all’abbassamento del prezzo della materia prima, che con i primi giorni dell’anno avrebbe subito un ulteriore ribasso a causa della scadenza del contratto tra gli allevatori e le aziende.
A farsi portavoce di questo ennesimo disagio è Lino Martone, presidente del sindacato Siaab, che dice: «In questi giorni sto ricevendo tante denunce sull’abbassamento del prezzo del latte, dovuto al fatto che il contratto tra produttori e società è scaduto». In pratica secondo Martone, che ha creato insieme con l’Unione dei Comuni Caserta sud ovest, un movimento a cui partecipano circa cento tra agricoltori e allevatori, il prezzo della materia prima sarebbe calato da poco più di un euro a circa novanta centesimi. «Un prezzo irrisorio per il latte di bufala che dovrebbe costare molto di più rispetto a quello bovino» fa sapere.