Antidoto contro l’inflazione e salvagente per il carrello della spesa delle famiglie la marca del distributore raggiunge nel 2022 un fatturato di 12,8 miliardi con una crescita vicina al 10%, al 9,4% per la precisione, mentre la quota di mercato è del 20,8%.
Questi i dati illustrati da Valerio De Molli, Managing partner & Ceo, The European House – Ambrosetti, durante la presentazione del position paper “L’Italia di oggi e di domani: il ruolo sociale ed economico della Distribuzione Moderna” realizzato da The European House -Ambrosetti per ADM, Associazione distribuzione moderna che verrà presentato integralmente mercoledì durante in convegno inaugurale di Marca 2023 by BolognaFiere.
Una manifestazione B2B che quest’anno vede crescere a doppia cifra la superficie e il numero degli espositori, oltre 900, che incontreranno centinaia di buyer da tutto il mondo. “Marca ha una formula smart, veloce e incontra l’interesse delle catene della GDO e delle aziende che producono – dice Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere -. Ogni anno offriamo la sede più autorevole dove stringere accordi e favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle Pmi grazie ai rapporti con le insegne della distribuzione moderna. Quest’ultima è una realtà che lo scorso anno ha “assorbito” 3,9 miliardi di rincari dei prezzi non trasferendoli sui consumatori, scelta che ha fatto risparmiare in media 77 euro al mese a ogni famiglia.
La ricerca di Ambrosetti evidenzia le strette sinergie tra filiera agroalimentare e moderna distribuzione che vende l’8o% dei prodotti agroalimentari, con la prima che vale 600 miliardi e con un export di 5o miliardi. La distribuzione ha un giro d’affari 2021 di 155 miliardi e un valore aggiunto di oltre 52 miliardi tra attività dirette (25,6 miliardi), indirette (21,3) e indotto (5,2 miliardi), investimenti per 3 miliardi, 172mila imprese, 44omila addetti.
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Fonte: Il Sole 24 Ore