Pubblicati dall’UE i dati relativi ai commenti validi ricevuti in risposta alla consultazione pubblica, che si è chiusa il 9 aprile 2021, per la “Revisione dei sistemi delle Indicazioni Geografiche (IG) dell’UE per i prodotti agricoli e alimentari, i vini e le bevande spiritose”.
Sono state ricevute in totale 302 risposte al questionario di consultazione. Gli intervistati provenivano da 31 paesi, di cui 20 Stati membri dell’UE2 e 11 paesi non UE. In base alle statistiche dell’UE la maggioranza delle risposte, in relazione alla categoria del rispondente, proviene da cittadini dell’Unione Europea (24,17%) e associazioni di categoria (19,54%), seguiti da imprese/organizzazioni professionali (13,58%) e ente pubblici (13,25%).
Il numero di rispondenti variava tra gli Stati membri dell’UE. La quota maggiore proviene da Stati membri che rappresentano anche un numero elevato di denominazioni protette dai regimi di qualità dell’UE, vale a dire Italia, Francia, Spagna e Germania.
Tra i contributi quelli di Fondazione Qualivita, Origin Italia, oriGIn EU, Origen Espana e Arepo.
Fondazione Qualivita ha sottolineato che le principali sfide che il comparto si trova ad affrontare riguardano la sensibilizzazione dei consumatori in merito ai loghi IG e ai prodotti di qualità garantiti nell’ambito dei regimi IG, la mancanza di adeguate informazioni e pubblicità sui regimi, la produzione sostenibile e la tutela della Indicazioni Geografiche.
“Siamo fiduciosi di ritrovare i pareri espressi in questa consultazione all’interno del documento finale della Commissione – ha detto il Presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi -. Non a caso, Origin Italia ha coordinato la propria posizione con la rete Origin Europa, in modo da raggiungere una posizione compatta anche a livello europeo e portare all’attenzione delle Istituzioni europee le reali esigenze del comparto”.
Fonte: Fondazione Qualivita