Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti: “Chianti in salute, ma servono più finanziamenti”
Oltre 50 aziende del Consorzio Vino Chianti hanno partecipato alla Vinitaly Special Edition 2021 che si è chiusa ieri a Verona. Dal 17 al 19 ottobre oltre 12mila operatori professionali, più di 2.500 buyer (circa il 22% del totale) da 60 nazioni hanno animato i padiglioni di Veronafiere per l’edizione speciale e straordinaria di Vinitaly, terza e ultima tappa italiana di collegamento alla 54/a edizione in programma dal 10 al 13 aprile 2022. Tra le etichette in mostra non potevano mancare quelle del vino Chianti.
Il Consorzio ha partecipato all’evento con 15 aziende che avevano allestito un proprio stand per la promozione delle migliori etichette. A loro si è aggiunta anche un’area istituzionale del Consorzio animata da oltre 40 aziende che hanno proposto al pubblico del Vinitaly oltre 110 etichette di Chianti DOP e Vin Santo del Chianti DOP.
“Siamo molto contenti di aver partecipato a questa iniziativa business – commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti alla chiusura del Vinitaly Special Edition – in cui abbiamo avuto molti contatti che auspico possano tradursi in vendite. Il forte interesse registrato per i nostri prodotti in questi giorni conferma che il Chianti gode di ottima salute, ma non dimentichiamoci che le aziende devono ancora superare la crisi della pandemia. Il Covid – aggiunge Busi – ha messo in crisi la maggior parte dei produttori, soprattutto i più piccoli. Abbiamo vissuto una situazione straordinaria e, dunque, a mio avviso servono misure straordinarie per uscirne: chiediamo di facilitare le regole di accesso ai finanziamenti per evitare che l’indebitamento legato agli investimenti metta le imprese in difficoltà. Ai produttori serve ossigeno per poter continuare a investire e per arrivare in salute al 2022 quando avranno la possibilità di confrontarsi con un mercato ancora più grande e ricco di opportunità”.
Fonte: Consorzio Vino Chianti