Il Consorzio Tutela Vini Valpolicella approda alla certificazione del marchio “Riduci Risparmia Rispetta” (spendibile con un marchio in bottiglia) dopo cinque anni di lavoro sulla vitivinicoltura sostenibile con un protocollo, realizzato con il Crea di Conegliano. Si tratta del primo caso di sostenibilità certificata del processo produttivo del vino in Italia, da parte di un Consorzio di tutela, come strumento di sensibilizzazione verso una tematica sempre più importante, anche nel mercato, per rispondere ad un valore etico che il consumatore di tutto il mondo chiede sempre di più. Uno dei pilastri del protocollo è la difesa sanitaria in vigna, con metodi ancora più restrittivi di quelli consentiti dalla legge (per esempio vietando l’utilizzo di prodotti di dubbia potenziale pericolosità per uomo e ambiente) ma ve ne sono molti altri, in un processo che ha coinvolto le aziende, i referenti scientifici e le istituzioni del territorio.
“Una certificazione totalmente gratuita per chi aderirà e del tutto volontaria – ha detto il presidente Cristian Marchesini – disponibile a partire dalla vendemmia 2016, e che sarà rilasciata dal Consorzio dopo i controlli di un ente terzo. Certificazione del protocollo di produzione integrata “RRR” che è una evoluzione necessaria, per favorirne la diffusione, e per premiare i viticoltori virtuosi che ci hanno seguito nella fase pilota. Si tratta della prima start up in Italia di certificazione di un’area a denominazione, che potrebbe diventare anche un modello per altre zone di produzione, condivisa e ottenuta con il supporto fattivo delle amministrazioni locali”, con i partner istituzionali del progetto che sono i sindaci di Marano, Fumane, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio, Negrar, Verona e Illasi, Comuni che rappresentano il 73% della superficie vitata della Valpolicella.
Fonte: WineNews.it