Il Consorzio Vini Mantovani traccia un bilancio produttivo delle denominazioni DOP e IGP mantovane, esaminando i dati ufficiali forniti da Regione Lombardia dal 2013 al 2018. Parliamo complessivamente di 45.366,71 ettolitri di vino finito a denominazione mantovana prodotto nel corso del 2018 nella Provincia di Mantova, che rappresenta il 3,8% dell’intera produzione regionale di DOP e IGP. Di questi ettolitri, il 70% circa è rappresentato dalle IGP e il restante 30% del Lambrusco Mantovano DOP e, in misura minore, dal Garda Colli Mantovani DOP.
Nel 2018 sono stati rivendicati dai produttori circa 824,25 ettari vitati a denominazione e circa 147.878 quintali di uva. La produzione dei Colli mantovani pesa per circa il 12% della produzione mantovana. Da questi dati è esclusa la produzione di uva destinata a vino varietale e da tavola, non tutelata dal consorzio. Rispetto al 2013 si registra, nel 2018, una diminuzione produttiva complessiva di circa il 23%, complice l`annata 2016 particolarmente sfavorevole, che ha determinato un calo produttivo consistente nel 2017, in alcuni casi quasi del 50%. Ad esempio il Lambrusco Mantovano passò da 14.141,56 ettolitri nel 2016 a soli 6.728,95 ettolitri nel 2017, con una ripresa completa del regime produttivo solo nel 2018. Fra tutte le denominazioni mantovane spicca il Provincia di Mantova IGP con un +29% in termini di ettolitri dal 2013 al 2018, a testimoniare il lavoro di valorizzazione dell’IGP.
Se da un lato si registra nel corso degli anni una non trascurabile contrazione produttiva, causata anche dagli effetti avversi dei cambiamenti climatici, dall`altro si devono prendere in Occorre puntare ai mercati stranieri, che rappresentano importanti opportunità di crescita per un settore che su scala interna si confronta con un mercato pressoché saturo in considerazione, tuttavia, gli alti standard qualitativi conseguiti. Lo testimoniano i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti nelle competizioni di settore dalle etichette mantovane, sempre più apprezzate anche dai mercati stranieri. A questi infatti occorre puntare, rappresentando importanti opportunità di crescita per un settore che su scala interna si confronta con un mercato pressoché saturo.
Fonte: Gazzetta di Mantova