Antonio Benanti , presidente del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC, in vista dell’imminente conclusione del mandato del Consiglio di Amministrazione, ripercorre i passi più significativi compiuti sotto la sua presidenza.
È tempo di bilanci per il Consorzio Tutela Vini Etna DOC a due mesi dalla scadenza naturale del mandato triennale dell’attuale Consiglio di Amministrazione e dei suoi organi direttivi e in vista delle prossime elezioni, che si svolgeranno nel mese di luglio e che porteranno alla formazione della governance per il periodo 2021-2024.
“Sono stati tre anni molto impegnativi per tutti i membri del Consiglio Direttivo, ma al tempo stesso ricchi di soddisfazione e di risultati concreti”, afferma Antonio Benanti, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC. “Sin dai primi giorni del nostro insediamento nell’agosto del 2018, siamo stati impegnati su molti fronti con l’obiettivo comune di proseguire il percorso virtuoso avviato dal precedente Consiglio di Amministrazione, ma anche, al tempo stesso, di introdurre elementi di rinnovamento e rafforzamento resi necessari per accompagnare una denominazione in grande crescita”.
Il primo compito del nuovo CdA è stato quello di dotare il Consorzio di un’ organizzazione e di strumenti adeguati al ruolo ed agli obblighi assunti dopo il riconoscimento del cosiddetto “erga omnes” con il Decreto ministeriale del 18 febbraio 2018. “L’importante incarico di svolgere le funzioni di tutela, promozione e valorizzazione della denominazione e la prospettiva di poter dare un fortissimo impulso allo sviluppo della DOC Etna hanno rappresentato uno stimolo molto importante per noi Consiglieri. Abbiamo acquisito piena consapevolezza della nuova dimensione assunta e dell’elevato grado di complessità da gestire. Consci di dover creare un modus operandi del tutto nuovo, ci siamo messi al lavoro con grande dedizione ed entusiasmo, con l’obiettivo di dotare per la prima volta il Consorzio di una struttura e di un patrimonio di competenze in grado di durare nel tempo”.
Tra le prime iniziative che il presidente ricorda, la creazione di una organizzazione in grado di impostare e gestire efficacemente il meccanismo delle quote erga omnes ed una contabilità decisamente più complessa e l’elaborazione di un programma di vigilanza in accordo con l’ICQRF. Meritano una menzione anche la partecipazione al Tavolo Regionale Vitivinicolo in occasione della stesura dei bandi OCM, l’apertura della sede consortile in territorio di Castiglione di Sicilia, i progetti di formazione finanziata realizzati per poter dare ai produttori nuovi strumenti e conoscenze, la stipula di numerose convenzioni per poter offrire servizi di varia natura ai soci e l’avvio di nuove collaborazioni con università ed enti di ricerca.
Decisamente innovativo e degno di nota il lancio dell’Osservatorio di Mercato permanente che, una volta completato dal futuro CdA, diventerà un vero e proprio strumento di supporto decisionale, dalle modifiche al disciplinare fino alle direttrici di promozione. Particolare rilevanza ha avuto inoltre l’istituzione di un Tavolo Tecnico, costituito da enologi, produttori e viticoltori soci del Consorzio, con il compito di tenere aggiornato tecnicamente il Disciplinare di Produzione e di proporre eventuali modifiche.
“Sono state davvero moltissime le iniziative tangibili e concrete di questo triennio ma vogliamo rimarcare anche altro, come ad esempio il segnale di inclusività che abbiamo voluto dare sin dall’inizio, mostrandoci sempre disponibili ad ascoltare tutte le realtà che fanno parte del territorio etneo – continua Antonio Benanti –. In questi tre anni abbiamo accresciuto notevolmente il numero degli associati e moltiplicato le occasioni formali ed informali di confronto con loro, per rendere tutti più partecipi ed informati della vita, delle finalità e dei progetti del Consorzio. Crediamo di esserci riusciti” (…).
Fonte: Consorzio di tutela Vini Etna DOC