Una delle più importanti denominazioni italiane – la più importante del Veneto – ossia Valpolicella DOP (8.200 ettari di vigneto e una produzione complessiva certificata di oltre 60 milioni di bottiglie per un giro d`affari di 600 milioni) blocca gli impianti per 3 anni.
La Regione Veneto ha dato via libera alla richiesta del Consorzio di tutela vini Valpolicella per uno stop drastico ai nuovi vigneti per 36 mesi a partire dal 1 agosto. «Richiesta nata con l`obiettivo di riequilibrare il mercato attraverso una gestione controllata della superficie vitata e della relativa capacità produttiva», recita il Cda del Consorzio.
«Il successo dei nostri vini – dice il presidente del Consorzio, Andrea Sartori – è piuttosto recente e anche per questo ha bisogno di essere gestito al meglio. Negli ultimi 10 anni il territorio ha visto crescere la propria superficie vitata di circa il 30%, con un incremento produttivo che sfiora il 40%, con un +50% di uve messe a riposo per Amarone e Recioto». Insomma servono scelte drastiche «e coraggiose per garantire la corretta remuneratività della filiera e la tenuta del prezzo medio». Allo stop agli impianti si affiancano «misure straordinarie di riduzione sia delle rese che della cernita delle uve destinate all`appassimento».
Fonte: QN