Il G7 Agricoltura ha dato l’occasione al Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino di interloquire con diversi rappresentanti istituzionali.
“L’Expo 2024 creato all’interno del G7 di Siracusa – ha detto il presidente Sebastiano Fortunato – è stata l’occasione per rappresentare alcune difficoltà che attanagliano il comparto del pomodoro da mensa prodotto in serra. Veniamo da mesi molto difficili, tra siccità e significativa riduzione delle vendite. I mesi estivi si sono contraddistinti per prezzi bassi e abbondantemente al di sotto dei costi di produzione. Se ora c’è un rialzo delle quotazioni, è dovuto solo alla contingente mancanza di prodotto in campagna. Pertanto, guardare ai mercati europei e a quelli finora inesplorati è fondamentale per la sopravvivenza delle nostre aziende”.
Nei giorni del G7, il Consorzio ha anche incontrato la Commissione Parlamentare d’Inchiesta. “Alla Commissione – ha proseguito Fortunato – abbiamo raccontato la nostra difficoltà, come comparto, ma soprattutto come Consorzio, di tutelare il marchio dall’utilizzo improprio che ne fanno molte attività della ristorazione, utilizzando la denominazione ‘pomodoro di Pachino’ anche per prodotti che non lo sono. Inoltre, abbiamo necessità di essere tutelati dalla concorrenza sleale dei Paesi extra-UE, e la necessità di favorire percorsi di internazionalizzazione per il nostro prodotto, ad esempio in Canada e negli Stati Uniti dove l’ingresso è precluso da contrasti sui protocolli fitosanitari che, dal nostro punto di vista, sono del tutto pretestuosi”.
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Fonte: FreshPlaza