Il Consorzio tutela Olio Riviera Ligure cerca l’equilibrio tra valore e resa attraverso un patto di filiera
Un patto di filiera per salvaguardare l’olio e le olive, mantenendo una tabella dei prezzi minimi. È questo quanto ha approvato e propone il Consorzio di Tutela dell’olio Riviera Ligure.
La volontà è quella di garantire una salvaguardia del valore economico delle olive in relazione alla loro resa in olio. La base è stata fissata in 1,60 euro al chilogrammo, per una resa in frantoio pari al 20%. A spiegare le motivazioni della decisione è stato lo stesso presidente del Consorzio, Carlo Siffredi:“La volontà di fondo è quella di sostenere le imprese in tutte le azioni possibili con l’obiettivo di sviluppare la quantità e la qualità delle olive”.
In tale modo, i prezzi minimi avranno una validità biennale, rimanendo quindi fissi non solo per la raccolta in corso, ma anche per quella dell’autunno-inverno 2022-23.
Per poter aderire al patto i contratti vanno depositati in Consorzio entro il 31 ottobre e occorre essere in regola nella tempistica dei pagamenti, suffragati da documentazione bancaria.
La prospettiva ulteriore di sviluppo riguarda però un allargamento del perimetro di azione del Patto, che al momento coinvolge solo gli operatori della filiera produttiva.
“Il Cda del Consorzio – ha detto ancora Siffredi – chiede con forza alle istituzioni un supporto di assistenza tecnica per le aziende olivicole. In tale modo, con la collaborazione tra Consorzio, associazioni di categoria, istituzioni, centri di ricerca e università, si potrà concertare un percorso coordinato tra tutti gli attori per una serie di interventi
specifici. In particolare occorre ampliare il monitoraggio della produzione negli oliveti liguri con un approfondimento costante dei fenomeni in corso e sostenere la sperimentazione di opzioni di difesa fitosanitaria della produzione”.
Fonte: La Stampa