Dopo le ultime annate caratterizzate da siccità le piogge delle scorse settimane e quelle attuali lasciano ben sperare l’ultima campagna di produzione del Ragusano DOP
Con la speranza che possa registrarsi la normalizzazione dell’andamento meteorologico e soprattutto delle precipitazioni e di conseguenza la stagionalità dei pascoli, si spera di poter pensare a quel rilancio produttivo del Ragusano Dop programmato dopo la pandemia.
Una crescita che non si è potuta concretizzare per i periodi di persistente siccità e, quindi, per la conseguente mancanza di pascoli, oltre che per i devastanti effetti delle piogge, anche torrenziali, registrate fuori stagione che hanno fatto perdere le produzioni di fieno e di paglia che.
Produzioni di fieno e paglia che pur se limitate per l’anomalo andamento del tempo e delle stagioni, avrebbero potuto comunque attenuare le crescenti difficoltà per gli allevatori che, per l’alimentazione del bestiame e per evitare l’abbattimento dei capi allevati, sono stati costretti a fare ricorso ai mangimi, sempre più cari per il continuo rincaro delle materie prime oltre che di tutti i costi di produzione.
L’attività del Consorzio per la Tutela del Formaggio Ragusano DOP, intanto, non conosce soste e, con l’avvio della nuova annata agraria, è più che mai protesa a creare le condizioni affinché, tempo permettendo, si producano maggiori quantità di Ragusano Dop se è vero, come è vero, che per il formaggio, sui mercati, la domanda è crescente trattandosi di un prodotto di qualità garantita sempre più apprezzato dagli esperti di cucina e di enogastronomia e soprattutto dai consumatori.
In tal senso i responsabili del Consorzio di Tutela hanno rivolto e rivolgono un appello, a tutti i soggetti della filiera del Ragusano, per operare in maniera quanto più incisiva possibile per arrivare ad un indispensabile aumento della produzione per poter rispondere in maniera adeguata alla sempre maggiore domanda.
[…]
Fonte: Giornale Ibleo