Il Consorzio del Grana Padano DOP commenta due diverse criticità per il sistema caseario made in Italy e, più in generale, per l’agroalimentare di qualità. In primis il taglio previsto per i fondi alla zootecnia: “Il sistema allevatoriale italiano, garanzia assoluta per il mantenimento qualitativo del latte italiano, non può e non deve venire penalizzato in questo modo”, commenta Stefano Berni, Direttore Generale Consorzio Grana Padano. “Il rilevante taglio previsto, oltre a creare serie problematiche occupazionali nel comparto, comprometterebbe la zootecnica italiana e, di conseguenza, anche il nostro sistema lattiero caseario, con una ricaduta drastica sul miglioramento qualitativo da sempre perseguito a vantaggio del made in Italy ed in particolare dei prodotti a denominazione di origine come il Grana Padano DOP. Auspichiamo che il Ministro Martina si attivi con energia per recuperare le risorse necessarie – conclude Berni – in modo da consentirci di essere sempre riferimento internazionale di qualità e salubrità, oltre che per offrire ai consumatori prodotti con uno standard di primissimo livello, come fino ad ora è stato”.
Anche sul fronte CETA – Comprehensive Economic and Trade Agreement – il Consorzio rileva alcune criticità da affrontare per sventare eventuali pericoli per il sistema italiano: “Siamo fortemente preoccupati per come si sta sviluppando l’accordo CETA in merito alla modalità di gestione che il Canada vuole adottare sull’attribuzione delle quote di formaggio previste dall’accordo – commenta Stefano Berni. Temiamo, infatti, che una parte di esse potrebbe non essere utilizzata, ma congelata per favorire il sistema lattiero caseario canadese. Ci siamo mossi con il Commissario Hogan affinché scongiuri questo grave rischio che per quanto ci riguarda potrebbe trasformarsi in una vera beffa per i formaggi di pregio italiani”.
Fonte: Consorzio Tutela Grana Padano DOP