Migliaia di dati tecnici su andamento climatico, piovosità, aspetti fitopatologici, qualità e quantità delle uve e previsioni sull’annata: il Consorzio di Tutela Vini “Friuli Colli Orientali” e “Ramandolo”, ha presentato ieri, nell’anno in cui festeggia i 50 anni dalla costituzione, i dati raccolti dai tecnici, che regalano una fotografia esatta del territorio. Tale lavoro rappresenta un unicum a livello regionale e trova pochissimi esempi equiparabili in Italia e in Europa; poter contare sulla conoscenza capillare di numeri così importanti per i produttori, consente un lavoro preciso in ottica qualitativa e di sostenibilità.
I 2.000 ettari dei Colli Orientali, presentano al loro interno molte particolarità che sono in grado di rendere ogni sottozona e ogni collina unica per gestione e resa: l’annata 2019 è stata simile, come caratteristiche, alle annate 2011, 2013 e 2016. I 50 anni di denominazione hanno portato la produzione vinicola di questa area a crescere costantemente raggiungendo eccellenze riconosciute, ma per poter crescere ancora serve poter contare su uno storico di dati che permetta una precisa lettura delle stagioni. In questo senso la relazione tecnica “Le stagioni e le uve 2019” diviene dunque uno strumento di lavoro importante per ogni vignaiolo che potrà quindi raffrontare la propria singola situazione inserita nel contesto dell’intero territorio di riferimento.
I tecnici Francesco Degano, Davide Cisilino coordinati dal direttore Mariano Paladin e con la collaborazione di Giovanni Bigot, da anni con- tribuiscono con questo lavoro ad accrescere la sensibilità e la conoscenza di una terra intera. Il Consorzio sta procedendo a un importante lavoro di mappatura dei vigneti, andando, azienda per azienda, vigna per vigna, a mappare la precisa composizione dei vigneti della DOP consegnando non solo tale mappa ai soci, ma permettendo di conoscere con estrema precisione la composizione della nostra ampia base ampelografica. Un lavoro di conoscenza e di valore, unico, che potrà portare i Colli Orientali del Friuli a essere riconosciuto tra i grandi territori di vino nel mondo. Il 50esimo anniversario coinciderà anche con una spinta verso la promozione che il Consorzio sta portando avanti, organizzando degustazioni dedicate ad ogni zona e a cadenza mensile sia nella sede di Villa Nachini a Corno di Rosazzo che nelle più importanti sedi AIS in Italia.
La DOP Friuli Colli Orientali ha 1.911 ettari rivendicati, 99.620 ettolitri vinificati e una produzione di 8 milioni di bottiglie. La DOP Colli Orientali del Friuli Picolit si estende su 42 ettari per 568 ettolitri vinificati e 55 mila bottiglie, la DOP Ramandolo occupa 37 ettari e vi si producono 128 mila bottiglie. Infine la sottozona DOP Rosazzo conta su 19 ettari e 40 mila bottiglie.
Fonte: Messaggero Veneto