Presentato il primo annual report della denominazione veneta Valpolicella.
Il Consorzio di tutela vini Valpolicella ha presentato il primo report annuale sulla denominazione. Uno strumento che ha l’obiettivo di inquadrare caratteristiche e trend della Denominazione veneta. Una realtà forte di 2.271 viticoltori, 6 cantine sociali, 322 imbottigliatori e un giro d’affari annuo di oltre 600 milioni di euro generato per il 70% dall’export verso 87 Paesi del mondo.
«Abbiamo voluto dotarci di uno strumento di monitoraggio della denominazione che affineremo sempre di più nel prossimo futuro – ha detto il presidente del Consorzio di tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini – convinti che dallo studio dell’ecosistema socioeconomico della denominazione debbano derivare le scelte da percorrere».
I NUMERI DELLA DENOMINAZIONE
Con una superficie vitata di 8.398 ettari, vitati con varietà autoctone nel 97% dei casi, il territorio è stato in grado di produrre, lo scorso anno, quasi 65 milioni di bottiglie tra Valpolicella Doc, Ripasso Doc, Docg Amarone Docg e Recioto Docg.
Le recenti politiche di contenimento della produzione proposte dal Consorzio e condivise dalle imprese hanno contribuito da una parte ad aumentare la qualità media, dall’altra a generare un maggiore equilibrio sui mercati. I prezzi dello sfuso di Amarone sono aumentati dal 6% al 13% per effetto di una produzione di uve scesa negli ultimi 2 anni del 12% sul biennio precedente, a fronte di una crescita della vigna sul pari periodo del 5%.
«Competitività, sostenibilità ambientale ed economica, qualità, sono valori che oggi i Consorzi di tutela hanno il dovere di perseguire per mantenere in equilibrio la filiera. A tal proposito – ha concluso Marchesini – abbiamo la fortuna di poter contare su un tessuto di imprese lungimiranti e responsabili».
I DATI DELL’ANNUAL REPORT
Nel complesso, la superficie vitata ha visto negli ultimi 20 anni un incremento di oltre il 60%. Il 43% afferisce alla zona Classica, il 54% alla Doc e il 3% alla Valpantena. Sostanziali le variazioni nella scelta delle tipologie da parte delle aziende. Per le medio piccole il paniere dell’imbottigliato è composto da Ripasso (44,6%), Valpolicella (30,7%), poi e Amarone/Recioto (24,7%).
Per le medio-grandi il Ripasso sale al 57,8% dei volumi, con Amarone/Recioto al 24,7% e il Valpolicella al 17,6% della produzione. Nell’Annual Report è presente le analisi sul terroir con la mappatura dei vigneti e la carta dei suoli, oltre alle azioni di tutela con i casi e le attività legali in corso, le attività di promozione e la certificazione RRR (Riduci, Risparmia, Rispetta).
Fonte: www.winemag.it