Intervista a Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato sul mercato del sistema vitivinicolo piemontese nel 2024
Il 2024 ha rappresentato una tappa fondamentale per la Barbera d’Asti e i vini del Monferrato, consolidando il ruolo del Consorzio. I risultati raggiunti hanno aperto nuove opportunità sui mercati internazionali e rafforzato il dialogo con il pubblico, ponendo le basi per un futuro ancora più promettente».
Il presidente Vitaliano Maccario non nasconde soddisfazione e ottimismo guardando ai dati del 2024 per i vini del Monferrato, dato che il territorio ha tenuto nonostante una congiuntura difficile per il mondo enoico italiano. La spinta sembra venuta essenzialmente dall’export. «La risposta dei mercati internazionali è stata eccezionale», chiosa Maccario, che in questa intervista a Italia a Tavola indica come obiettivo per il 2025 una spinta nuova sull’enoturismo.
Presidente, come si è chiuso il 2024 per i vini del Monferrato? Avete registrato una tenuta oppure si risente della globale contrazione del mercato?
Il 2024 si chiude con un bilancio positivo per i vini del Monferrato. Abbiamo mantenuto la nostra quota di mercato, con un dato di tenuta vicino all’1%, un risultato che testimonia la solidità delle nostre denominazioni anche in un contesto economico complesso. Questo è stato possibile grazie al costante impegno nel promuovere la qualità e il valore unico dei nostri vini.
Qual è stato il risultato dell’export nel 2024?
L’export è stato una colonna portante per il nostro successo. Abbiamo consolidato la nostra presenza in mercati strategici come Stati Uniti e Nord Europa, registrando una crescita stabile. Questi mercati premiano la qualità e l’autenticità dei vini del Monferrato, confermando il loro ruolo centrale nelle nostre strategie.
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Fonte: Italia a Tavola