Gli obiettivi del nuovo direttore Machetti: riconquistare lo spirito di comunità, coinvolgere di più i piccoli produttori
A febbraio Andrea Machetti, storico amministratore delegato dell’azienda Mastrojanni, è diventato direttore del Consorzio del Brunello. Una scelta fatta “per restare a casa – ha dichiarato – Ho iniziato nel mio luogo di nascita la mia carriera e qui voglio terminarla”. L’esordio nei primi anni Ottanta a Villa Banfi, poi Castiglion del Bosco e infine Mastrojanni, di cui è anche socio e ora sta liquidando le quote.
Ha portato l’azienda di Castelnuovo dell’Abate a crescere di valore, dai 16 milioni del 2008 ai 5o di oggi. Ora ha una nuova missione, c’è da ricompattare il Consorzio del Brunello che negli ultimi anni stava iniziando a perdere pezzi, con soci importanti che avevano deciso, tra l’altro, di non partecipare più alle anteprime.
“C’è bisogno di riconquistare uno spirito di comunità, di unità d’intenti. Siamo uno dei consorzi più importanti d’Italia e dobbiamo concentrarci per migliorare sempre e crescere ancora. Tra i primi obiettivi c’è senz’altro quello di coinvolgere di più i piccoli produttori, che si sentono sempre un po’ penalizzati nel contesto generale. Dobbiamo creare nuovi input per incentivare la loro partecipazione attiva: tutti debbono trovare la loro soddisfazione nel gruppo. E poi massimo controllo sulla realtà di filiera. Non mi sono seduto su una poltrona comoda ma penso di avere esperienza del territorio e spalle abbastanza grosse…”.
Un territorio che è fronte continua di attrazione, i numeri dell’enoturismo post Covid che hanno registrato 120 mila presenze solo nei mesi estivi e un incremento dell’87% delle presenze straniere (da 6o nazioni). Sempre in testa gli Stati Uniti che rappresentano il primo mercato estero per le vendite di Brunello, ma anche brasiliani e canadesi, oltre ai più vicini tedeschi e inglesi.
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Fonte: L’economia – Corriere Fiorentino