Si risvegliano i consumi e i prezzi del Parmigiano Reggiano DOP e il Consorzio di tutela aumenterà di +15 milioni le risorse che investirà nel prossimo quadriennio. Già a partire dal 2017, l’ente di tutela metterà in campo 3,1 milioni in più per sostenere l’andamento del mercato interno, portando gli investimenti da 8,8 a 11,9 milioni, contemporaneamente aggiungerà 1,6 milioni per l’estero, che passa da 4,2 a 5,8 milioni. Il bilancio preventivo 2017 del Consorzio prevede 28,75 milioni di entrate e, tra le voci di spesa spiccano i 17,8 milioni di investimento per rafforzare le vendite in Italia e all’estero. Una strategia d’attacco approvata dall’assemblea dei consorziati, sostenuta dall’aumento del contributo versato annualmente al Consorzio: in due anni salirà di un euro a forma, da 6 a 6,5o nel 2017 e poi a 7 euro dal 2018.
«Risorse rilevanti e programmate nel tempo – sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP, Alessandro Bezzi – che ci consentono di impostare un piano quadriennale meno legato a situazioni congiunturali e più decisamente orientato a trainare una crescita del sistema per la quale vi sono buone prospettive sia sul mercato italiano che all’estero». E i consumi interni? «Sono cresciuti – risponde Bezzi – del +2,20% nel 2015 e stimiamo del +0,3% quest’anno. Contemporaneamente l’export è aumentato di quasi il +7% nei primi nove mesi del 2o16 e le vendite dirette da parte dei caseifici (che rappresentano quasi il 10% sul totale) mostrano una crescita che si attesta intorno al +14%%».
Intanto le quotazioni si sono parzialmente ripresi dalla depressione degli ultimi anni: 1 euro/kg in più da luglio a novembre, con valori che oggi si collocano a 9,20 euro/kg per il prodotto stagionato 12 mesi. La media dell’anno è di 8,33 euro/Kg contro 7,52 del 2015 ma ampiamente sotto i 10,65 del 2011. Il nuovo piano d’investimento del Consorzio sarà integrato anche dalle risorse derivanti dalla contribuzione differenziata: scatta a carico dei produttori che superano i valori assegnati con le quote legate al piano di regolazione dell’offerta. Proprio su questo fronte, dopo che il Mipaaf ha firmato il piano validato dai caseifici, l’assemblea dei consorziati ha dato il via libera a un aumento del +o,8% per il 2017, avendo a riferimento una produzione comprensoriale pari a 17,62 milioni di quintali di latte.
Fonte: Il Sole 24 Ore