Il Giorno
La pace di Gerola è stata firmata all’ora di pranzo. Non poteva esserci orario più indicato, visto l’oggetto del contendere: il Bitto DOP. Due matite colorate giganti, una rossa e una blu, hanno anticipato la firma di un accordo tra il Consorzio per la tutela dei formaggi Bitto DOP e Valtellina Casera DOP e il Consorzio salvaguardia Bitto Storico, sotto la regia della Camera di Commercio. Dopo vent’anni, le due realtà riconoscono pari dignità a due metodi produttivi diversi per realizzare un formaggio apprezzato anche all’estero. «Sono soddisfatto», commenta Emanuele Bertolini, presidente della Camera di Commercio di Sondrio.
«L’accordo è importante perché ci consente di affrontare con la formazione migliore, a ranghi completi, la prova di Expo 2015. L’intesa ha anche un valore simbolico per le altre produzioni di eccellenza come vini, bresaola e pizzoccheri: è un modello di collaborazione valido che strutture aziendali diverse fra loro per scala produttiva possono adottare». «Oggi è un giorno importante», osserva il presidente del Bitto Storico, Paolo Ciapparelli. «Le istituzioni hanno sancito quello che il mercato aveva già detto da anni: si può lavorare bene pur con metodi diversi. La difesa dei pascoli, della montagna, della mungitura a mano che anni fa era oggetto di sorrisi è stata premiata. I Calècc, le tende presenti nelle nostre valli dove si trasforma il latte a caldo, sono un patrimonio da valorizzare in chiave turistica.