Stefano Faedo fa il bis. E’ infatti stato confermato alla guida del Consorzio tutela Arcole Doc, nell`ultimo Cda, che ha anche eletto i vice, Roberto Pasini, ex presidente della Strada del vino Areole e Massimino Stizzoli, di Cantina di Monteforte. Faedo, classe 1970, è perito agrario e viticoltore, consigliere della Cantina cooperativa dei Colli Berici e della Biondo, aziende di riferiment o per la denominazione. Il consiglio direttivo che affiancherà il vertice è composto da Nicola Brandiele, Diego Albertini, Stefano Molinaroli, Carlo Rugolotto, Giorgio Morini, Pietro Zambon, Antonio Cervato. Il collegio sindacale è invece composto da Paolo Domenico Chignola, Aldo Muzzolon e Paolo Mezzanini.
La DOP – 4.600 ettari di vigneto distribuiti in 20 comuni tra le province di Verona e Vicenza – risulta tra le più performanti del Veneto. L`Arcole sta vivendo uno dei momenti più rosei dalla costituzione 20 anni fa, con una produzione in continuo aumento e soprattutto una presenza importante sui tavoli di lavo- Stefano Faedo di altre denominazioni come il Pinot Grigio delle Venezie DOP o il Garda DOP.
«In questi miei primi tre anni di presidenza», afferma Faedo, «abbiamo modificato il disciplinare per una maggiore valorizzazione delle produzioni di punta, dall`Arcole Nero al Pinot Grigio, all`Arcole Spumante che ha raddoppiato la produzione grazie a nuovi soci e progetti. Anche i dati delle giacenze confermano una costante crescita. Nostra intenzione nei prossimi tre anni è continuare nella semplificazione, ammodernamento e conoscenza. Contiamo, inoltre, alla fine dell`emergenza di ricominciare la promozione».
Fonte: L’Arena