Dal Capodanno del Tartufo ai Cooking Show, le cene e la Grande Enoteca della Fiera, oltre a un Laboratorio del Gusto: tutti i momenti in cui l’Alta Langa DOP sarà protagonista alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
Anche quest’anno il Consorzio Alta Langa sarà presente alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, giunta alla sua 94ª edizione: l’Alta Langa DOCG si conferma infatti, per l’ottavo anno, Official Sparkling Wine della manifestazione, che andrà in scena dal 12 ottobre all’8 dicembre 2024.
“Quello con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – commenta la presidente del Consorzio Mariacristina Castelletta – resta per noi un matrimonio di gusto e di intenti, in cui l’impegno comune è quello di promuovere al meglio due eccellenze piemontesi, in Italia e nel mondo. L’Alta Langa DOCG è dotato di una struttura e una complessità che lo rendono il compagno ideale per la grande cucina, grazie anche alla sua sorprendente versatilità di abbinamento. Questa vocazione e l’affinità con il mondo gastronomico, fanno sì che le Alte Bollicine Piemontesi siano protagoniste dall’inizio della manifestazione (si brinda con Alta Langa DOCG al Capodanno del Tartufo, il suggestivo momento che ogni anno celebra la fine del fermo biologico e l’inizio di una nuova stagione di cerca) per tutti i Cooking Show, le cene dedicate al Tuber magnatum Pico, e le degustazioni dell’Enoteca della Fiera”.
Capodanno del Tartufo – Si è brindato con Alta Langa DOCG, nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre, nella celebrazione che ha dato il via ufficiale alla nuova stagione della cerca al tartufo. Casa Scaparone – a Scaparoni, frazione del Comune di Alba – ha ospitato nella serata di lunedì 30 settembre il tradizionale evento che permette di addentrarsi nel mondo e nel fascino del Tuber magnatum Pico, tra gli emblemi di un territorio universalmente conosciuto per l’eccellenza del proprio patrimonio enogastronomico. In questa speciale “Notte del debutto” il tintinnio dei calici di Alte Bollicine Piemontesi ha accompagnato per trifolao e tabui il ritorno all’esplorazione dei boschi della regione alla ricerca del più celebre tra i funghi ipogei.
Le Alte Bollicine Piemontesi accompagneranno i piatti dei Cooking Show – Tutti i fine settimana andranno in scena i Cooking Show nella Sala Beppe Fenoglio, all’interno del Cortile della Maddalena adiacente al Mercato mondiale del Tartufo.
I Cooking Show permettono di scoprire i segreti dei più quotati chef nazionali e internazionali che faranno assaporare le loro preparazioni con il Tartufo Bianco d’Alba.
In abbinamento sarà servito l’Alta Langa DOCG dei produttori del Consorzio, nell’iconico calice “Terra”, progettato da Italdesign e realizzato dai maestri del cristallo di Collevilca.
Alta Langa DOCG alle “Cene Insolite” e una speciale cena dedicata alle Alte Bollicine Piemontesi – Anche nel corso delle Cene Insolite, cene d’eccellenza cucinate da prestigiosi cuochi stellati, così nominate perché si svolgono in luoghi non solitamente utilizzati per la cucina, l’Alta Langa DOCG sarà servito ai partecipanti in abbinamento con i piatti di grandi chef del panorama nazionale che incontrano il Tartufo Bianco d’Alba.
Alta Langa DOCG nella Grande Enoteca della Fiera – Come ogni anno, il metodo classico piemontese si potrà degustare all’interno della Grande Enoteca della Fiera dove un settore sarà espressamente riservato alle etichette di Alta Langa DOCG del Consorzio.
Laboratori del Gusto: “Alta Langa DOCG: alla scoperta delle Alte Bollicine Piemontesi” – Nella Sala Beppe Fenoglio nel Cortile della Maddalena il 3 novembre alle 15 si svolgerà un laboratorio del gusto dedicato alla scoperta delle Alte Bollicine Piemontesi dell’Alta Langa DOCG.
Progetto consortile di valorizzazione del patrimonio tartufigeno – Da alcuni anni il Consorzio Alta Langa collabora con il Centro Nazionale Studi Tartufo a un progetto di valorizzazione del patrimonio tartufigeno con i viticoltori e produttori associati. L’obiettivo è la sensibilizzazione dei soci affinché riservino una porzione dei loro terreni alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo, ovvero quelle piante come querce, salici e tigli, sotto le quali gli esperti trifolao sanno scovare il Tuber magnatum Pico. Le tartufaie rinnovate potranno, dunque, essere seguite direttamente dai viticoltori che faranno parte del progetto, oppure si potranno stabilire accordi con associazioni di cercatori di tartufo. In molti in questi anni hanno scelto di fare sistema e aderire al progetto, importante per la sua forte impronta di sostenibilità.
Fonte: Consorzio Alta Langa