Sfide e obiettivi del Prosciutto di Parma nella testimonianza del Presidente del Consorzio Alessandro Utini
Tutti in Italia hanno sentito parlare del Prosciutto di Parma come un’eccellenza del territorio emiliano, un prodotto e un marchio apprezzato e riconosciuto nello Stivale e nel mondo. Tuttavia, sono rari i settori dell’economia italiana non colpiti significativamente dal biennio pandemico, cui ha fatto seguito l’attuale crisi energetica, e nemmeno il Prosciutto di Parma è stato immune a queste avversità. Accanto a queste condizioni contingenti, inoltre, si profila la questione sempreverde della sostenibilità, e quindi della durabilità del comparto di produzione e distribuzione del Parma, sotto la tensione del binomio “tradizione e innovazione“.
Per far luce sullo stato dell’arte del settore, abbiamo intervistato Alessandro Utini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, che meglio di chiunque altro ha potuto illustrarcene trend e obiettivi. Pur senza nascondere le difficoltà affrontate e ancora da superare, le sue parole ritraggono il Parma come “il prosciutto più conosciuto e consumato a livello globale“, forte del “legame inscindibile con la zona tipica di produzione“. Il Consorzio guarda dunque fiducioso alle sfide del futuro, con l’ottimismo di chi sa di poter intraprendere un percorso di rinnovamento affidandosi a un vasto bagaglio di tradizioni e conoscenze intergenerazionali.
[…]
Fonte: Il Parmense