L’anticipazione della chiusura dell’anno offre l’immagine di una Denominazione dinamica che ha continuato a lavorare sull’esperienza del 2020, confermando il valore del prodotto
Si è tenuto in videoconferenza il consueto evento di presentazione del Rapporto economico della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOP, che il Consorzio di Tutela organizza per analizzare in profondità l’andamento dell’anno precedente e per fornire una proiezione della chiusura dell’anno in corso.
“Il 2021 ha rappresentato un momento di transizione sia per l’economia italiana sia per il Conegliano Valdobbiadene – afferma Elvira Bortolomiol, Presidente del Consorzio di Tutela -. Per la denominazione in particolare è stato un anno in cui siamo riusciti a raggiungere grandi risultati quantitativi, superando i 100 milioni di bottiglie, ma il traguardo che tagliamo con più orgoglio è quello della qualità. Il consumatore, nonostante lo scenario economico, continua a riconoscerci un valore di cui siamo fieri. Credo che questo sia anche il frutto della sintonia raggiunta con i consumatori, in particolare rispetto ai valori come la sostenibilità della filiera produttiva e la tutela dei territori. Per noi il territorio è parte integrante del valore del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOP, insieme sono il patrimonio futuro della nostra comunità”.
Il risultato positivo del 2021 è il frutto del grande sforzo che la Denominazione ha affrontato nel 2020 per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato che hanno comportato la ricerca di nuovi canali di vendita e di innovazioni nelle attività di comunicazione e promozione.
Le esperienze maturate nel 2020 hanno indotto molte delle aziende della Denominazione a incrementare nel 2021 alcune delle attività già implementate nell’anno precedente e risultate particolarmente efficaci, in particolare tutte le attività legate alla digitalizzazione.
“L’ampliamento delle vendite ha riguardato sia il mercato italiano sia quello estero” afferma il professor Eugenio Pomarici, responsabile della stesura del Rapporto economico. “Relativamente all’Italia, risultano in crescita rispetto all’anno precedente le vendite nella grande distribuzione (+24% in volume e in valore nei dodici mesi tra ottobre 2020 e ottobre 2021). Per quanto riguarda i mercati esteri, è possibile stimare incrementi rispetto al 2020 (che avevano fatto registrare una modesta contrazione) piuttosto significativi, orientativamente vicini in valore al 30%”.
Per avere maggiori elementi di analisi il Consorzio ha commissionato una ricerca al Consorzio Aaster, fondato e guidato dal sociologo Aldo Bonomi, con l’intento di indagare le ragioni del successo della Denominazione ma anche avere strumenti conoscitivi efficaci per affrontare un futuro di sviluppo del territorio.
L’analisi di Aaster approfondisce in prima istanza le ragioni economiche e sociali che sono state alla base del successo del prodotto nel mondo e che ne hanno anche determinato la sua immagine di simbolo del made in Italy. Riguardo al futuro, emerge che oggi si tende a guardare ai flussi per decifrare l’impatto che l’economia globale avrà sulle imprese e sull’economia locale.
Non è l’unica strada, è anche necessario comprendere quale impatto abbiano avuto le recenti evoluzioni del mercato sulla società locale e sul posizionamento stesso del territorio.
L’indicazione che affiora dalla ricerca riguarda la necessità di porre grande attenzione alla società locale e alla cura che richiedono le “reti corte di comunità e di territorio” per poter affrontare con convinzione “le reti lunghe delle relazioni globali” che sempre più si alimentano di identità, cultura, comunicazione, ospitalità.
In questa prospettiva un approccio territoriale condiviso è particolarmente efficace, perché un’economia che risponda ai bisogni essenziali delle persone e al loro benessere deve partire da condizioni, esperienze e pratiche legate alla vita quotidiana, quindi ai territori locali e alla loro patrimonializzazione, con effetti positivi che riguardano poi livelli superiori, fino a quello globale.
Rapporto economico 2020
Nel 2020 si conferma la vendita di 92.105.416 bottiglie per un valore di 526 milioni di euro. Il mercato italiano, che rappresenta il 58,5% delle vendite, nel 2020 ha assorbito 51 milioni di bottiglie, per un valore pari a 291,7 milioni di euro. Per quanto riguarda la suddivisione per aree geografiche si evidenzia che il Nord est assorbe ancora la quota maggiore di prodotto con il 40,5% dei volumi, segue il Nord ovest con il 29,5%, il Centro e la Sardegna con il 20% e chiude il Sud con il 9,9% .
Il mercato estero vede ancora saldamente in testa il Regno Unito che nonostante la Brexit e poi gli effetti della pandemia non rinuncia al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCP. La Gran Bretagna con una quota del 22% del mercato estero si conferma il Paese che importa più prodotto (8mln di bottiglie) e che rende il maggior valore (€ 46mln). Segue la Germania con quasi 7 mln di bottiglie per 42 mln di euro in valore e la Svizzera con poco più di 5 mln e mezzo di bottiglie per quasi 29 mln di euro.
Fonte: Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
SCARICA IL COMUNICATO STAMPA COMPLETO