Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP: la digitalizzazione come risposta alla pandemia e la sostenibilità per affrontare le sfide del futuro
Il Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, nato nel 1962, riunisce i produttori della denominazione con lo scopo di tutelare e promuovere in Italia e nel mondo il Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP. Il territorio di produzione, rimasto invariato dalla sua fondazione, comprende 15 comuni in provincia di Treviso: Conegliano, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Miane, Vidor e Valdobbiadene. Consortium ha intervistato Elvira Bortolomiol eletta, nel luglio del 2021, alla presidenza del Consorzio di tutela che ha sede a Solighetto, in provincia di Treviso – nel centro dell’areale – e che rappresenta 198 case spumantistiche, 437 vinificatori e circa 3.400 famiglie di viticoltori. Il Consorzio opera principalmente in tre aree: la tutela e la promozione del prodotto in Italia e all’estero – dove diffonde la conoscenza attraverso attività di formazione, organizzazione di manifestazioni e relazioni con la stampa – e si occupa anche dell’assistenza tecnica rivolta ai consorziati, dal vigneto alla cantina.
Presidente Bortolomiol, la denominazione come ha affrontato il biennio caratterizzato dalla pandemia?
Il Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP ha dimostrato una grande capacità di evolvere velocemente per adeguarsi a un rapidissimo cambio di scenario, soprattutto da un punto di vista distributivo. Per citare i numeri più recenti, la denominazione chiude il 2021 tagliando nettamente il traguardo dei 100 milioni di bottiglie, conservando il valore del prodotto. L’aumento delle vendite riguarda sia il mercato italiano sia quello estero. In particolare, per quanto riguarda l’Italia, cresce la GDO (+24% in volume e in valore nei dodici mesi tra ottobre 2020 e ottobre 2021). Per i mercati esteri, è possibile stimare incrementi rispetto al 2020 (che avevano fatto registrare una modesta contrazione) piuttosto significativi, orientativamente vicini, in valore, al +30%. Si stanno chiudendo le analisi sulla fine dell’anno. L’aspetto più rilevante riguarda la capacità delle aziende di sfruttare gli strumenti digitali a cui avevano dovuto fare ricorso nel 2020 e che nel 2021 sono stati consolidati. Quanto è avvenuto nel 2020 ha fatto però anche emergere in molte situazioni i limiti delle risorse digitali aziendali e questo ha portato circa un terzo delle imprese a programmare un potenziamento generale delle dotazioni hardware e software e quote minori, ma significative, a programmare investimenti più specifici in tema di digitalizzazione. Naturalmente, oggi, questo rappresenta un vantaggio competitivo importante, perché significa avere aziende più aggiornate e contemporane.
Quali sono le attese per il 2022?
L’impegno delle aziende nell’affrontare questi due anni passati ha evidenziato la capacità di reazione agli imprevisti e di capitalizzare sulle nuove strade da percorrere. I nuovi mercati esteri su cui lavorare per implementarne le possibilità attuali e il consolidamento di quelli esistenti fanno pensare positivo, ma l’obiettivo vero della denominazione è di lavorare sulla qualità del prodotto e sul suo valore. Il consumatore sempre più riconosce all’atto d’acquisto il valore del Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP. Comunicare il nostro territorio, lavorare alla sua tutela, proteggere la denominazione e alzare ancora il livello qualitativo delle nostre bollicine sarà il nostro principale impegno per l’anno in corso.
Quali sono le principali sfide che attendono il Consorzio?
La vera sfida sarà saper trovare un equilibrio sostenibile tra le esigenze delle imprese e le richieste sempre più consistenti dei consumatori che chiedono prodotti che provengono da una filiera a basso impatto ambientale, che abbiano una forte identità ed esprimano valori coerenti con i nuovi trend. Questo stimolo dal mercato ci porta sicuramente a insistere sulla sostenibilità della produzione, sia attraverso il potenziamento del reparto tecnico sia con un nuovo impulso al protocollo viticolo. Incentiveremo l’uso della tecnologia a supporto di un miglioramento generale delle attività in azienda e in vigneto. Il Consorzio intende approcciare la sostenibilità come supporto all’intero territorio quindi in ambito ambientale, economico e sociale. Inoltre, sarà fondamentale definire una strategia di marketing e comunicazione forte e condivisa, basata sui valori distintivi di un prodotto unico di grande qualità e di un Patrimonio – oggi riconosciuto dall’Unesco – tra i pochi territori viticoli al mondo dove è il lavoro dell’uomo ha fatto la grande differenza.
Che rapporto avete con l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene?
È fondamentale la collaborazione con l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene che si occupa della gestione del sito Unesco. È importante per pianificare attività sulla gestione, cura del territorio e accoglienza, nell’ottica di uno sviluppo di turismo esperienziale di alto profilo. Il Conegliano Valdobbiadene è un territorio che raggiunge tutto il mondo attraverso il nostro prodotto. Continuare a lavorare sulla qualità del Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP è indispensabile perché si continui a trasmettere l’immagine di eccellenza di un prodotto simbolo di made in Italy.
A cura della Redazione
Fonte: Consortium 2022_01