Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il partner tecnologico Convey annunciano la conclusione del progetto “PININ” (acronimo di “PIemuNt chèINa”), programma di Ricerca & Sviluppo per la mappatura della DOP sui mercati internazionali online, la trasparenza dei canali digitali e la protezione del marchio.
Il progetto, co-finanziato da Regione Piemonte tramite FESR nell’ambito del “Made in Piemonte”, si poneva come finalità la valorizzazione della qualità intrinseca dei prodotti agro-alimentari Piemontesi di fascia alta, con l’introduzione di tecnologie innovative per il monitoraggio e il controllo dei prodotti sui “nuovi mercati e canali digitali”.
Un sistema di monitoraggio online che ha preso forma dalle esigenze molto complesse del Consorzio di Tutela Barolo, con il quale sono state concordate le linee guida del progetto e che ha partecipato con continuità alla sperimentazione dei diversi prototipi realizzati nei tre anni di durata dell’iniziativa.
In estrema sintesi, il sistema permette al Consorzio di effettuare su migliaia di fonti una serie di monitoraggi e controlli sui dati delle inserzioni online, assolutamente impossibili con metodi tradizionali. Il sistema consente infatti:
- Intelligence sistematica a livello internazionale su inserzioni commerciali online di vino Barolo DOP con analisi basate su tecnologie di Artificial Intelligence e Business & Visual Intelligence, in grado di fornire metriche innovative e concrete per comprendere non solo la presenza dei produttori e delle etichette, ma anche i fenomeni distributivi ed economici nei molteplici Paesi e canali digitali monitorati;
- Intelligence su contenuti delle inserzioni online “non conformi” rispetto ai requisiti normativi di qualità della comunicazione commerciale, ad alcuni vincoli del Disciplinare della DOP e agli obblighi di trasparenza e correttezza richiesti dalle normative sul Commercio Elettronico;
- Intelligence degli usi parassitari o contraffattivi del “Marchio Barolo” in inserzioni online relative ad “altri vini” ed anche ad ambiti merceologici diversi dal vino, fase propedeutica ad attività di “Online Brand Protection” basate sulla possibilità di azionare in via stragiudiziale i Diritti di Proprietà Industriale (IPRs) detenuti dal Consorzio di Tutela stesso.
Dal luglio 2019, data di inizio del progetto, sono state realizzate ben quattro versioni della piattaforma, con un costante incremento delle funzionalità e delle fonti online consultate, fino ad arrivare al prototipo finale che copre ben 23 Paesi, monitora oltre 1.000 fonti online, censisce circa 75 mila inserzioni di prodotto veicolate da oltre 1.800 ‘online seller’ e vanta un “valore in vetrina del vino DOP analizzato” pari ad oltre 10 Milioni di euro, ai prezzi del mercato online.
Il Presidente del Consorzio di Tutela Barolo, Matteo Ascheri, sottolinea che Anche il mondo del vino non può esimersi dall’affrontare i cambiamenti di mercato derivanti dall’affermarsi dei nuovi canali commerciali digitali, che è possibile gestire soltanto ricorrendo alle nuove tecnologie. Con l’utilizzo della piattaforma di CONVEY, il Consorzio di tutela del Barolo si pone a livello internazionale come esempio di innovazione, in quanto da un lato potremo infatti svolgere attività di monitoraggio e presidio mondiale impensabili fino a pochi anni fa, raccogliendo in modo massivo e rapido dati sulla distribuzione della DOP online, mentre dall’altro saremo in grado di attivare un canale di interazione sistematica con i venditori online al fine di “educare” al meglio i seller alla vendita del “Barolo” con modalità adeguate all’importanza e alla notorietà del prodotto. In particolare, questo ultimo punto contribuirà alla valorizzazione internazionale del Marchio e alla tutela dei consumatori, che potranno contare su inserzioni complete di tutti gli elementi significativi nella descrizione del prodotto. Crediamo infine che nell’ottica della “transizione digitale”, il Consorzio possa “accompagnare” i propri Consorziati ad un avvicinamento al mondo della “data intelligence”, che pochi potrebbero affrontare autonomamente. Ed è per questo che abbiamo chiesto a CONVEY di realizzare – per i Consorziati che ne faranno richiesta – anche una versione “light”, personalizzata con dati proprietari relativi alla distribuzione delle rispettive “etichette Barolo” online.
Fonte: Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani