SETTE – Il Corriere della Sera
Pasti ad hoc per i commensali, informazioni contraddittorie, alimenti onnipresenti. È così che sparisce lo spirito conviviale. Mangio, dunque sono. Due parole per riassumere il pensiero di Claude Fischler. Direttore della ricerca presso il Cnrs, l’agenzia nazionale di ricerca francese, responsabile del Centre Edgar Morin, in Italia noto anche per il saggio L’onnivoro (Mondadori, 1992), ha sempre indagato il ruolo del cibo e dell’alimentazione nelle società. Perché il cibo riguarda tutti, e tutto: il tempo e lo spazio, la salute e il piacere, la qualità della vita e l’ambiente. Cibo come identità sociale e valore culturale: questo, in poche parole, il cuore della sua ricerca.
Oggi però, in tempo di individualismo esasperato, questo legame sembra essere in crisi.