L’industria lattiero-casearia degli USA sta sfidando gli omologhi europei sui diritti di denominazione di alcuni formaggi e la politica delle Indicazioni Geografiche che coinvolge nomi di formaggio considerati “comuni”. La denominazione di alcuni formaggi è diventata il pomo della discordia nei negoziati con l’UE sul commercio e gli investimenti nell’ambito del partenariato transatlantico: l’agenda politica europea è incentrata sull’utilizzo di Indicazioni Geografiche per dare ai produttori alimentari europei la giusta tutela e il conseguente vantaggio commerciale dall’utilizzo di denominazioni come Parmigiano Reggiano DOP o Feta DOP sostenendo che alle imitazioni straniere non dovrebbe essere permesso di usare i nomi generici come “Parmesan” o “Feta”, ma dovrebbe esservi distinzione utilizzando un nome diverso che faccia capire al consumatore l’esatta origine del prodotto.
Il Consortium for Common Food Names, un’alleanza internazionale di aziende e organizzazioni dedicata a preservare il diritto di usare termini alimentari comuni, ha commisionato uno studio a Informa Economics IEG e ha presentato i risultati dell’analisi insieme a tre associazioni di categoria americane (National Milk Producers Federation, US Dairy Export Council, International Dairy Foods Association). L’obiettivo è dimostrare gli effetti drammatici che uno scenario che vieta l’utilizzo di certi nomi per i formaggi comuni negli USA causerebbe nel settore lattiero caseario americano.
Fonte: Consortium for Common Food Names – Informa Economics IEG