La Commissione Europea ha pubblicato l’Agri-food Trade in 2018, il rapporto annuale che offre una panoramica dettagliata del commercio agroalimentare dell’UE nel 2018, con particolare attenzione ai partner chiave e ai prodotti chiave.
Nel 2018, il commercio agroalimentare dell’UE ha raggiunto un valore di 254 miliardi di euro: 138 miliardi di euro di esportazioni e 116 miliardi di euro di importazioni, riconfermando ancora una volta l’UE come il maggiore esportatore globale e ora il secondo (in precedenza il primo) importatore di prodotti agroalimentari.
Questi ultimi hanno rappresentato una quota solida del 7% del valore delle merci totali dell’UE esportate nel 2018, un ulteriore contributo alla creazione di posti di lavoro e alla crescita nel settore agroalimentare europeo.
Tra le Indicazioni Geografiche, i vini hanno continuato a fare da traino al paniere di prodotti esportati e il loro valore è aumentato del +2,4% rispetto al 2017. Seguono gli spirits e i liquori al secondo posto, registrando il più alto aumento (del +5,5% in valore) tra tutti i prodotti agroalimentari esportati. Per quanto riguarda i rapporti commerciali reciproci (import-export) dell’UE con i partner commerciali, al primo posto si riconfermano gli Stati Uniti con il 16% dell’export agroalimentare UE e al secondo posto la Cina con l’8,1%. Il commercio agroalimentare con il Brasile e il Giappone ha un flusso più unidirezionale: il Brasile è la principale origine per le importazioni agroalimentari dell’UE, mentre il Giappone è una delle principali destinazioni di esportazione per l’UE.
Fonte: Commissione Europea