Aumenti del 15% da subito che vanno a sommarsi al più 8% registrato negli ultimi 12 mesi a causa del caro energia.
Le conseguenze dell’alluvione in Emilia-Romagna portano sulla tavola degli italiani rincari record nel settore ortofrutticolo. La compromissione della filiera (si stimano danni per1,5 miliardi) sta già provocando un’importante flessione nell`offerta di frutta e verdura con conseguenze sul portafoglio e sulle abitudini alimentari dei consumatori.
L’indagine del Centro Agroalimentare Roma (CAR), una delle più grandi strutture europee per la commercializzazione del settore agroalimentare, conferma come già adesso, nei mercati all’ingrosso, scarseggiano ciliegie ed albicocche italiane precoci, a causa delle piogge e delle temperature basse nel mese di maggio, cosi come pesche e nettarine.
“In seguito all’alluvione – spiegano dal CAR – ci sarà sui mercati anche una minore disponibilità di alcuni prodotti pienamente estivi ed autunnali (varietà tardive di pesche, nettarine ma anche dei cachi). Per le mele e pere emiliane di nuova produzione, oltre l`alluvione, anche le gelate primaverili tardive avranno un`incidenza sull`offerta del nuovo raccolto”.
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Fonte: Il Messaggero