Il Vinitaly è stato archiviato e quest’anno ha celebrato il ventennale del riconoscimento della Docg, ma per le Colline Teramane si apre una nuova fase di grandi mutamenti.
Dopo le importanti modifiche del 2016, infatti, il disciplinare della piccola denominazione – appena 172 ettari in 33 comuni per circa 600mila bottiglie – si appresta a subire ulteriori importanti cambiamenti che proietteranno la regione verso una direzione ancora più orientata alla qualità.
Enrico Cerulli Spinozzi, presidente del Consorzio che tutela la prima Docg d’Abruzzo, riflette sull’evento: “Il Vinitaly è stato l’occasione per celebrare il ventennale della nostra denominazione ed è stato bello vedere come lo spazio Abruzzo sia oramai pienamente orientato secondo il modello avviato dalle Colline Teramane, che è quello dei territori. La nostra regione si presenta oggi come Colline Teramane, Colline pescaresi, Terre dell’Aquila e Terre di Chieti, un modello formalizzato nella riforma del disciplinare ma avviato proprio dal teramano quando, dieci anni fa, con stand propri che acquistammo, iniziammo a dare un’immagine diversa”.
Fonte: Ditestaedigola.com